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VESTIBOLI

Mara Di Maura

Poesie

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 86
Categoria: Poesia
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-789-4

Biografia

foto autore Mara Di Maura - Ernesto Calogero
Laureatasi a pieni voti al DAMS all'Università degli Studi Roma Tre durante gli anni universitari comincia la sua formazione di attrice frequentando la Scuola di Tecniche dello Spettacolo di Claretta Carotenuto. Si specializza poi, tra gli altri, con Fioretta Mari, Michael Margotta, Emmanuel Lavalleè, Renato Cortesi… La sua attività di versatile attrice professionista in giro per la Sicilia in matineè scolastiche e repliche serali spazia dal vernacolo alla lingua, dal brillante al drammatico: fiabe, classici, contemporanei, commedie d'ambientazione siciliana. Ha recitato in diversi cortometraggi ed ha collezionato piccole partecipazioni cinematografiche e televisive. A gennaio del 2011 ha debuttato con l'atto unico "Allo specchio" da lei scritto, diretto, interpretato e prodotto. Forte di una fervida attività didattica teatrale presso enti di formazione e scuole nel 2011 ha fondato a Catania la scuola di recitazione "La bottega dell'attore" di cui è direttrice ed insegnante. Nel 2012 ha fondato la Sala Ridotto di Catania di cui è direttore artistico. Giornalista pubblicista iscritta all'albo, è mamma di una bambina e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa: dopo il romanzo Il sapore dei tramonti, scritto a quattro mani con il compagno Ernesto Calogero, la raccolta di racconti Seduta su un muro di marzapane e un pugno di fragole è la sua seconda pubblicazione.

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Recensioni

1 Commento presente. Media voto 5/5

Giuseppe 14/07/2017

Mi è stato fatto dono di quest’opera e vorrei condividere con voi alcune mie riflessioni. Inizio con il numero delle liriche contenute nella silloge: 19 sono di Maura e 29 di Ruggero, quelle di Maura sono, a livello strutturale, più lunghe e con spazi tra i versi e sono state composte tra il 2001 e il 2005, quelle di Ruggero sono molto più recenti. Nelle poesie di Mara mi ha colpito la sua capacità di inventare neologismi o usare comunque termini desueti che danno un colore in più ai suoi versi come in “ALLA MIA BACCANTE” e “ODE A MIO LIETO PENSIERO” e anche quella di divertirsi, in alcune, a giocare con rime baciate o alternate come in “EROS” e talvolta con ripetizioni volute per rafforzare il concetto come in “NON IO”. I due fil rouge che mi sembra leghino queste sue diciannove liriche sono l’amore e il sogno che danno loro una veste surreale, visionaria, davvero affascinante. Anche Ruggero utilizza termini desueti e le sue poesie risentono, secondo il mio modesto parere, della sua formazione filosofica anche in alcuni titoli che non sono di immediata comprensione per i/le non “addetti/e ai lavori” come “ALETHEIA” o “NOSTOS”; mi sembra che alcune di loro siano avvolte da un velo di malinconia o, forse, di leopardiano pessimismo cosmico. Anche Ruggero, come sua sorella Mara, utilizza la ripetizione come rafforzamento in “IL MIO AMORE NELLE STANZE BUIE” e in “TI AVREI STRETTO”. Le sue poesie sono tutte senza rima e si nota l’utilizzo della maiuscola per alcuni nomi comuni astratti come “fato” e “follia”, credo che abbia voluto così rafforzarne il concetto. Concludo con le parole iniziali della prefazione di Concetto Sciuto che mi trovano pienamente concorde: “Due fratelli, Mara e Ruggero, due universi poetici diversi, paralleli e complementari, opposti e speculari, siderali e vicini”. Daniela Domenici

Voto: 5/5