Unità didattica sull`individuazione della natura del suono.
U.D. 2
Ciascuno sceglie un suono e lo fa ascoltare al gruppo che ne memorizza il timbro e la posizione nello spazio. L’oggetto viene esplorato in ogni modo possibile, battuto, grattato, sfiorato, soffiato, scosso, eccetera.
Il gruppo e occhi chiusi A tocca B che suona il proprio oggetto sonoro o strumento, il gruppo con il braccio deve indicare la provenienza del suono e la sua natura, metallo, legno, plastica oppure verbalizzare la fonte sonora.
Il gruppo è in cerchio. Mentre A si sposta nello spazio producendo un suono, il gruppo dislocato in ordine sparso oppure addossato ad una parete, deve indicare il percorso del suono.
Gioco individuale : il bambino è seduto ad occhi chiusi, l’insegnante eccita un triangolo oppure una campanella e lasciandola suonare, la muove nello spazio vicino al bambino. A destra, a sinistr,a di fronte, in alto, in basso, al di sopra della testa, il bambino deve indicare gestualmente la provenienza del suono.
Orientamento spaziale mediante orecchio, tatto. Gioco a coppie. Tenere la stessa coppia per tutte e tre le proposte, effettuando lo scambio dei ruoli al suo interno.
A ad occhi aperti e procedendo all’indietro guida B che ha gli occhi chiusi attraverso lo spazio. Le palme di B poggiano su quelle di A il quale di tanto in tanto fa toccare a B qualche strumento oggetto. B lo eccita e cerca di individuarne la posizione nello spazio. Allo stop B dirà ad A prima di aprire gli occhi, dove si trovano.
(Rif. Pagina 12)
|
L`altezza dei suoni.
Proposta didattica « l’altezza dei suoni » interiorizzazione del concetto di altezza mediante presa di coscienza corporea. Lo spazio può essere un’aula, un laboratorio.
Materiali occorrenti : arredi, profili di case, alberi eccetera visibili dalla finestra, disegnati dalla lavagna. Coppie di piastre con risuonatore separato, do-la, do-fa, do-re , xilofono metallofono oppure coppie di piastre identiche.
Fasi operative
Leggiamo con la voce l’ambiente. Linee, forme, ritmi, il suono sale, scende in verticale, in diagonale, si produce orizzontalmente. Rendiamo sonore le pareti, porte, finestre, termosifoni, profili stilizzati di paesaggi, montagne, colline, eccetera.
Il gruppo disposto in cerchio a turno ciascuno, scrive ad occhi chiusi una semplice figura nello spazio vocalizzandolo ripetere la stessa cosa ad occhi aperti. Il gruppo osserva, prende atto delle eventuali differenze tra la prima e la seconda esecuzione.
A disegna delle forme alla lavagna, ne rende sonora una e B deve capire quale.
Concetto di altezza legato al tono muscolare e al movimento insito nel suono. Realizziamo con mimica ed emissione vocale le seguenti situazioni :
Andiamo in ascensore
Apriamo la scatola e un pupazzo a molla, salta fuori. Richiudiamo lentamente la scatola.
(Rif. Pagina 15)
|
Concetto di intensità.
I rulli: obbedendo al seguente codice gestuale (mano aperta = suono, mano chiusa =, braccia tese orizzontalmente davanti a sé = pp, braccia tese orizzontalmente ai lati = FF. Nelle posizioni intermedie, avremo p mf F. Il passaggio graduale da una posizione all’altra permette il crescendo e il diminuendo di volume.
Fuoco fuochino.
Viene nascosto un oggetto. Il bambino che sta ”sotto” dovrà ritrovarlo, aiutato dai suggerimenti sonori del gruppo. Il gesto suono mani eseguito F/ p, in crescendo in diminuendo indicherà la vicinanza o meno dell’oggetto in questione oppure il graduale avvicinarsi, allontanarsi da esso.
Crescendo e diminuendo per sovrapposizioni di suoni e per aumento di volume del singolo suono. Il capo-gioco muove a ventaglio il braccio teso orizzontalmente davanti a sé dando così un attacco scalato al gruppo che batterà due dita della mano destra sul palmo della sinistra con intensità mf= crescendo. Un secondo passaggio farà scalare i suoni nell’ordine inverso a quello di entrata oppure nello stesso ordine = diminuendo.
L’intero gruppo inizia a battere le mani oppure due dita sul palmo della mano: pp, cresce gradualmente al FF, ritornando poi al pp. Il codice gestuale può essere lo stesso del punto precedente, quello dei rulli, ma meglio un vero e proprio gesto di attacco e chiusura con crescendo e diminuendo. (< >)
(Rif. Pagina 19)
|
La notazione.
Tracciamo a terra due linee, concesso nastro adesivo. Sistemiamo i cartelli su queste due righe alle quali anteponiamo il nome delle note che si verranno a trovare sulla riga in questione. Leggiamo ciò che abbiamo scritto.
Un bambino camminando, saltando ora su una riga, ora sull’altra, improvvisa una melodia che il gruppo intona.
A costruisce una sequenza melodica ponendo sulle due righe le carte rotonde corrispondenti ciascuna ad una pulsazione. Il gruppo intorno alla melodia risultante.
Aggiungiamo le tre righe superiori a formare il pentagramma. Facciamo rileggere la stessa melodia che l’aver aggiunto altre righe non cambia, facciamola copiare da ciascuno, sul proprio foglio, sul quale sono tracciati i pentagrammi dagli spazi particolarmente larghi.
(Rif. Pagina 34)
|