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TCHAD

antonio ulzega

In maniera straordinaria e inspiegabile noi siamo di casa in questi deserti, riconosciamo i loro cieli, siamo nell`assoluta eleganza di vesti colorate e vocio di mercati, villaggi che non hanno tempo. Nella novità ritrovata in un paesaggio nel quale l`uomo non è figurante o protagonista, carnefice o vittima, ma è paesaggio. Pietro Ulzega

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Dettagli

Libro: Colore
Formato: 21 x 29,7 (A4)
Copertina: Morbida
Pagine: 181
Categoria: Fotografia ed Arte
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-780-1

Biografia

foto autore Antonio Ulzega
Professore Ordinario di Geomorfologia nelle Università di Palermo e di Cagliari, ha condotto ricerche scientifiche nei campi della geomorfologia dei fondi marini delle piattaforme continentali nei mari della Sardegna, nel Mediterraneo e negli Oceani e di aree costiere in varie regioni a climi differenti: Canada, California, Messico, Argentina, Cile, Indonesia, Thailandia, Nuova Zelanda, Africa. Come componente di una Commissione UNESCO ha studiato le variazioni del livello del mare negli ultimi 10.000 anni, con particolare riguardo all’evoluzione delle spiagge. Nel 2000-2001 è stato il primo Direttore del Parco Marino Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena in Sardegna. Particolare attenzione ha rivolto agli ambienti desertici e sub-desertici degli USA, della Baja California e Sonora in Messico, di Atacama e del Tamarugal in Cile, dell’Australia occidentale, del Marocco, dell’Etiopia, del Senegal e del Tchad. Esperienze di studio hanno interessato gli ambienti periglaciali della Patagonia cilena e delle regioni andine peruviane, boliviane e cilene. La macchina fotografica è sempre stata lo strumento base per la documentazione delle ricerche di campo.

Stralci

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Vivere il Sahara

Sabbie, dune, rocce, polvere, sole, luna, cielo stellato, tempeste di vento e sabbia, acqua, pozzi, piste, albe e tramonti, incontri, spazi senza fine, questi ed altri sono gli elementi portanti dell’ambiente desertico sahariano, dove appena lasciato il villaggio o l’oasi ti ritrovi immerso nel nulla. I piccoli o grandi eventi che scandiscono il tempo dell’andare, dalla ricerca di un pozzo d’acqua durante una tempesta di sabbia allo scegliere il percorso da seguire dove non esistono piste, alla ricerca del luogo giusto dove fermarsi per la notte, lontano da luoghi dove possano esserci passaggi di gente ostile. La luce del Sahara: non basta il turbante che con le sue spire infinite ti avvolge completamente la testa ed il collo, non bastano i Ray-Ban che ti proteggono le fessure degli occhi, unico varco del turbante, dalla luce abbacinante del Sahara.?L’orizzonte si perde, le figure sono miraggi e luce, tempo e spazio abbacinanti senza confini, solo il rumore del vento e dei granelli di quarzo che rotolano su un improbabile pavimento di rocce e di sabbie. A fine giornata conforta il riposo a ridosso di una duna, il riepilogo dei dati scientifici acquisiti, i racconti intorno al fuoco, il verso degli animali notturni, i colori dei tramonti e delle albe.

(Rif. Pagina 70)

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