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Susetta Spinola di Scampia

Stof

"Susetta Spinola di Scampia" nasce tra la fine del 1987 e l'inizio del 1988. Appare nel tempo su alcune pubblicazioni cartacee ("La Testata", "L'Altra Napoli", "Fuga di Notizie", Politicadomani, Le radici del futuro, etc), che vedono luce nella periferia nord di Napoli e nei comuni limitrofi. Appare, altresì, sul periodico on line www.fuoricentroscampia.it. Nell'aprile 2011 partecipa alla manifestazione Scampiaitalia, che si tiene a Milano. E' una bimba intelligente, arguta e vispa, una sorta di "maschiaccio" che con ironia interroga continuamente il mondo, opponendosi a quelle che ritiene "ingiustizie". Ovviamente, l'ingiustizia di cui più soffre è l'immagine prevalente, se non esclusiva, di degrado, che di Scampia le rinviano i mass media. Susetta si ispira nello spirito a Mafalda di Quino, e lo confessa candidamente in una vignetta apparsa nel Settembre 2004, mentre graficamente si ispira un po' a Ilaria, la figlia del Bobo di Sergio Staino. A differenza degli altri personaggi, che le fanno da spalla, non mostra mai il volto. Nel Febbraio 2009 le viene dedicato un intero capitolo del libro "Passaggio per Scampia" di Franco Maiello, Tullio Pironti editore, Napoli. Nel Maggio 2010, parte delle sue vignette confluisce in "Susetta Spinola di Scampia: oltre venti anni di satira in periferia", The Boopen Editore, Napoli. Ne è autore, con lo pseudonimo Stof, Salvatore Tofano.

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 100
Categoria: Fumetti
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6223-958-5

Biografia

foto autore Stof
Salvatore Tofano, nasce a Napoli il 16.11.1945. Dirigente scolastico in pensione e membro del Comitato tecnico scientifico della ULTEN (Università Libera per Tutte le Età di Napoli) sez. Napoli Nord (Scampia), dal Novembre 2003 collabora a Fuga di Notizie e dal 2004 anche al periodico on line www.fuoricentroscampia.it Oltre che di Susetta è anche autore di vignette più specificamente politiche con personaggi presi dalla realtà politica e istituzionale (ieri Craxi, Occhetto, De Mita, Andreotti, oggi Berlusconi, Bossi, Bersani, ecc.). Inoltre ha "creato" altri personaggi di fantasia, quali: Holmis & Watsin (parodia di Holmes & Watson), I nuovi demoni (che poi sarebbero i nichilistici nuovi detentori del potere), Gianni Attasio (giornalista neoborbonico alle prese con la lega e personaggi risorgimentali), Italia (una donna con corona e tricolore, che si confronta con alcuni eventi e figure istituzionali). Nel 2004 col racconto "Sono Tex Willer" ha partecipato al concorso "Racconti divini", nell'ambito della manifestazione "Novelle & Novello.La festa del racconto", classificandosi al terzo posto. Nel novembre 2007 la sua poesia " 'A pecura e 'o lione" è inserita nell'antologia "Dalla bocca del Vesuvio, parole e versi", a cura di Giancarlo Marino, Giulio Perrone Editore Srl Roma. Lo stesso editore successivamente nelle instant anthology pubblicherà i seguenti racconti: "La sindrome Troisi" in "Arrivano le vacanze"; "Il mio amico porco" in "La gola"; "Lo vorrei veder morto..." in "L'invidia". La sua "Conversazione sui penultimi col prof. Aldo Bifulco", apparsa su "Fuga di notizie" e su www.fuoricentro scampia.it è prima oggetto di un lungo articolo (due paginoni) su "Cronache di Napoli" e poi citata da Adriano Sofri nel libro "Sinistra senza sinistra, idee plurali per uscire dall'angolo", edito dalla Feltrinelli (2008). Franco Maiello, nel suo "Passaggio per Scampia", Tullio Pironti editore, Napoli 2009, si sofferma per un intero capitolo sull'autore e il suo personaggio a fumetti di satira sociale "Susetta Spinola di Scampia". Nel Maggio 2010 The Boopen Editore Napoli pubblica "Susetta Spinola di Scampia: oltre venti anni di satira in periferia", una raccolta di oltre 80 vignette con la prefazione di Sara Di Somma e Simona Del Vecchio, un racconto di Antonio Caferra e la postfazione dell'autore.

Le sue opere pubblicate:

Stralci

5 Stralci

MI PRESENTO

Vorrei descrivervi i tratti del mio volto,ma non li conosco, perchè il mio autore mi disegna sempre di spalle. Dice per protesta per come vanno le cose e che appena cambieranno mi disegnerà come Dio comanda. Ho i miei dubbi.

(Rif. Pagina 10)

Recensioni

1 Commento presente. Media voto 3/5

antonella ferri 13/02/2012

Susetta è un personaggio anomalo fin dalla veste grafica: fa uno strano effetto ritrovarsi davanti al segno di Stof, dal tratto scarno e semplice, nero su bianco. Anche il messaggio è semplice, composto da tesi e antitesi; e nella sua rapidità, ci lascia nel dubbio: Susetta o meglio Stof, il suo autore maturo per età anagrafica ma non per questo troppo lontano dal disincanto degli "uomini con il cuore da bambino", vuole da noi una ultima battuta? Ci chiama in causa per essere giocoforza interlocutori partecipi di un dialogo sui problemi che interessano il suo e il nostro mondo? Susetta, disincantata e fuori dagli schemi già nel suo presentarsi perennemente di spalle, commenta in forma semplice ma arguta, spesso tagliente, la quotidianità (attuale il riferimento ad una sede dell`Università a Scampia), ma mi sembra che prima di ogni cosa provi a “narrare il territorio”. Susetta, che certo ricorda e fa tesoro delle ragazzine ideate da Quino e da Staino, ma resta legata fin nel nome a Scampia e alla napoletanità della tradizione attraverso un`articolata allitterazione con il nome del quartiere ed Assunta Spina, prova a narrare anche uomini e donne del nostro tempo troppo presi dalla televisione per ascoltare davvero chi ti vive intorno, troppo legati alle comode convenzioni per ascoltare una voce fuori dai cliché, uomini e donne, giovani e anziani che si lasciano vivere nella realtà di un quartiere che si delinea nella sua forma spesso attraverso gli alti palazzi accennati sul fondo del foglio, attraverso le sagome inconfondibili e ormai tristemente note all`opinione pubblica delle Vele, attraverso i ruderi romani che rappresentano "il prima" di un genius loci del quale gli urbanisti sono andati inutilmente alla ricerca, e la figura nervosa di Felice Pignataro che si apre al "dopo", al futuro possibile e all`utopia di un domani difficile da realizzare, ma perché no, possibile! (Antonella Ferri)

Voto: 3/5