Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
21 x 29,7 (A4) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
57 |
Categoria: |
Teatro, Cinema, Musica |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
|
Jonathan Faralli
Jonathan Faralli,
si diploma con il massimo dei
voti e la lode al Conservatorio Statale di Musica Luigi Cherubini nel 1987
dove studia anche trombone, composizione e lettura della partitura. Si diploma
presso il Conservatorio di Fermo in Didattica della Musica, si laurea in
Sociologia dell' educazione presso l' Università degli studi di Firenze. Si perfeziona allo Sweelinck Conservatorium di Amsterdaam. Fin dal 1981 ha collaborato come
timpanista e percussionista con l' Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e
con l'Orchestra della Toscana. Ha fatto parte del gruppo Les percussions de
Strasbourgh, ed è il percussionista di riferimento del centro di ricerca
musicale Tempo Reale fondato da Luciano Berio. Ha inciso dischi come
solista per le case discografiche più
importanti ottenendo ampi consensi.
Collabora con i compositori più famosi tenendo concerti e masterclass in tutto
il mondo. Attualmente insegna presso la scuola di Musica di Fiesole e presso
l' Istituto di Alta Cultura Pietro Mascagni di Livorno.
|
Stralci
1 Stralci
Introduzione
Il libro nasce dalla necessità di ampliare i brani dedicati allo xilofono. Una riflessione sul
linguaggio da usare per comporre dei brani, mi ha portato a pensare che fosse necessaria una
scrittura tonale, ricca di spunti musicali. Ho pensato quindi di arrangiare brani didatticamente
famosi che fossero composti con una scrittura ottocentesca, provenienti dal repertorio del flauto, clarinetto e oboe, che in passato hanno forgiato tanti musicisti. Naturalmente sono stati riadattati nell’estensione e nella forma musicale, modificando tonalità, durate, e sviluppandone i temi. Ne è uscito un lavoro complesso ma interessante, dove elementi di virtuosismo si accompagnano a problemi tecnici, dove la musicalità viene a doversi confrontare con un linguaggio ottocentesco, un periodo straordinario per la storia della musica, ricchissimo di grandi capolavori. Nessuna diteggiatura, nessuna legatura di portamento, quindi grandi possibilità per gli studenti di riflettere e trovare soluzioni musicalmente efficaci. Il lavoro per queste caratteristiche è dedicato agli studenti di livello accademico.
(Rif. Pagina 10)
Introduzione
Il libro nasce dalla necessità di ampliare i brani dedicati allo xilofono. Una riflessione sul
linguaggio da usare per comporre dei brani, mi ha portato a pensare che fosse necessaria una
scrittura tonale, ricca di spunti musicali. Ho pensato quindi di arrangiare brani didatticamente
famosi che fossero composti con una scrittura ottocentesca, provenienti dal repertorio del flauto, clarinetto e oboe, che in passato hanno forgiato tanti musicisti. Naturalmente sono stati riadattati nell’estensione e nella forma musicale, modificando tonalità, durate, e sviluppandone i temi. Ne è uscito un lavoro complesso ma interessante, dove elementi di virtuosismo si accompagnano a problemi tecnici, dove la musicalità viene a doversi confrontare con un linguaggio ottocentesco, un periodo straordinario per la storia della musica, ricchissimo di grandi capolavori. Nessuna diteggiatura, nessuna legatura di portamento, quindi grandi possibilità per gli studenti di riflettere e trovare soluzioni musicalmente efficaci. Il lavoro per queste caratteristiche è dedicato agli studenti di livello accademico.
(Rif. Pagina 10)
|