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Oltre

Gabriella Bellino

...citazione tratta dal libro “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafòn: “Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?” (dalla prefazione) In copertina: il disegno è tratto dall’originale eseguito a matita dalla stessa autrice il cui titolo è “Il destino” (cm 35 x cm 50) del 2008.

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 52
Categoria: Poesia
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-124-3

Biografia

foto autore Gabriella Bellino
Gabriella Bellino nasce a Sant'Agata di Puglia (FG) nel 1967, comincia a scrivere per caso da un biglietto d'auguri natalizio spedito nel 2006 ai propri genitori che pareva una vera e propria poesia, che l'ha spinta a continuare e la stessa è diventata la prima di innumerevoli altre. Si diploma in clarinetto e contemporaneamente porta a termine gli studi secondari superiori. E' stata selezionata e pubblicata più volte dai Concorsi indetti dalla Rivista Orizzonti distribuita dalla Feltrinelli. Nel 2008 si è classificata finalista in vari Concorsi Internazionali ("Giuseppe Gioachino Belli" - Roma e il "Concorso Letterario Europeo Premio Wilde"), nonché in quelli in ambito nazionale ("La nuova poesia" - Prima Edizione - 'Diploma di Merito' e il Concorso Nazionale "Mario Dell'Arco" - Roma) l'anno seguente. Sempre nel 2009 le viene conferita la 'Menzione d'Onore' al "Concorso Internazionale di Basilea" (Svizzera). Nell'aprile 2010 al 2° Premio Internazionale per inediti "Stravagario Emozionale" si pone all'attenzione con la raccolta di poesie intitolata 'Sensibilità allo specchio'; e lo fa come unica rappresentante poetica finalista di tale competizione che vede coinvolti tutti i generi letterari (dal racconto alla poesia, alla saggistica, alla narrativa, ecc.). E' spesso inserita in antologie di svariati concorsi. E' presente non solo con le sue poesie, ma anche con massime e aforismi, in cui ama molto dilettarsi, sul periodico 'Stravagario' pubblicato via Internet dal movimento Labirintismo di cui fa parte. Non disdegna la possibilità di pubblicare sul sito 'Pensieri Parole'. Nel 2011 pubblica la sua prima opera intitolata 'Stelle ignorate' con la UniBook e sempre nello stesso anno la seconda intitolata 'Oltre' con la Photocity. E' intervenuta ed ha partecipato a diverse trasmissioni radiofoniche, come Rtl 102.5 Radio Guardia Costiera con la poesia "Doglie dissolte" (iscritta poi su You Tube) già precedentemente inserita nella succitata raccolta 'Stelle ignorate'. Nel 2013 sempre con la Photocity ha pubblicato la sua terza raccolta di poesie intitolata 'La verità non tace'. Attratta fin da piccola da tutto ciò che è arte preferisce realizzare da sé le copertine dei suoi stessi libri per rispondere al meglio, sempre secondo le sue capacità, alle richieste di un'arte che esige il massimo da chi deve rappresentarla e quindi rispecchiarla, allo scopo di soddisfarne il legame intrinseco creatosi tra chi la genera e quella stessa arte che si concede senza remore e senza freni a chi naturalmente l'ama. Nel 2014 le viene conferito il suo primo 'Encomio Solenne' al Primo Concorso Nazionale di Poesia San Francesco d'Assisi con la poesia "Quel tappeto di fiori" appartenente alla raccolta 'La verita non tace'. Nell'ottobre dello stesso anno si classifica al 'Terzo posto', con l'Attestato d'Onore, nella sezione Saggio del Concorso Letterario Nazionale "Cinquantesimo Marcelli" - Casa Editrice Marcelli, con l'opera 'Il viaggio dell'anima', dove, solo dopo aver subito una doppia eliminatoria da parte di una giuria composta da 50 elementi, si è poi ritrovata ad affrontare la finale al cospetto della valutazione di 12 giurati.

Stralci

1 Stralci

Chicchi di grano

E così fu/ che la poesia salvò il Mondo./ Un verso dopo l’altro/ usciti come chicchi di grano/ da una bocca muta/ ma con un cuore sazio/ di aver visto cose/ che doveva raccontare/ per non andare incontro/ al rischio di scoppiare./ E allora quale bomba/ è quella lanciata/ da un verso qua e là/ che non fa rumore/ ma spinge più in là/ gli animi che travolge/ come un fiume in piena/ senza far vittime/ servendo solo ad annaffiare/ quelle vite stanche/ delle solite chiacchiere/ ma non stanche/ di stare a guardare/ l’alba di un giorno/ che fino ad allora/ potevano solo sognare.

(Rif. Pagina 32)

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