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NAPOLINSTRADA

Vittorio Milone

Mettiamo che di “giorno” un viaggiatore… come un novello Ulisse, un epico Enea o un nobil signore settecentesco, uno di quelli da “Gran Tour” per intenderci, decida di raccontarci i suoi “petit tours” attraverso “il ventre” di Napoli: i vicoli, il Duomo, la Biblioteca nazionale, i Vergini, gli ospedali, Santa Lucia, il Vesuvio, ma anche allo sportello di una ASL, in una barberia di Portici, al porto borbonico del Granatello, al cimitero… per scrostare i luoghi comuni e disvelare le piccole realtà quotidiane, il cuore pulsante, le braccia tese verso l’alto, le miserie e le “audaci imprese”, le levità e i drammi di questo territorio sempre e comunque “notizia” nei media nazionali e internazionali.

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 246
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-426-8

Biografia

foto autore Vittorio Milone
Vittorio Milone è nato e vive a Portici. Piccolo imprenditore, si dedica al teatro amatoriale, scrivendo prima dei testi di introduzione e successivamente delle commedie, tutte poi rappresentate. La prima, Napolissea, racconta la storia di Napoli dalla rivoluzione di Masaniello ai giorni nostri. Tra le tante rappresentazioni, la più riuscita fu certamente quella data a Villa Campolieto nell' ambito della manifestazione “In scena a settembre” con il patrocinio della Presidenza dell' Ente per le ville vesuviane. Ventidue attori in scena con cinque musicisti dal vivo e musiche originali composte dal maestro Giovanni D'Angelo. La seconda, 1794. Al Ponte della Maddalena una sera…, tratta di un omicidio di un Lord inglese appassionato di reperti archeologici. Il tutto si svolge durante una delle più celebri eruzioni del Vesuvio. La terza, Funduq, narra la storia di una umanità  dolente, abitante un fondaco dell'antica Napoli agli albori del Risanamento, tra superstizioni, fede, misfatti e apparizioni. Nel 2005 pubblica Guazzabuglio napoletano, un testo che raccoglie giudizi su Napoli e i napoletani declamati dai tanti uomini illustri che nel corso dei secoli l'hanno raggiunta. Due anni dopo pubblica La rivolta del Cral, romanzo ilare, ironico e surreale dove si racconta una storia ambientata nella Napoli del 2025; per riportare l'ordine e la legalità , arriva nella città  un commissario dell'Alta Sassonia, un certo Viktor von Anziken…

Le sue opere pubblicate:

Stralci

3 Stralci

Prefazione di Velia Maria Damiani

Mettiamo che uno… si metta in giro per Napoli a guardare con l’occhio che osserva con attenzione, scrutando con curiosità come se avesse una lente d’ingrandimento che non deforma anzi mette in evidenza il particolare, la curiosità, l’eccentricità, il non previsto, il non catalogato, il non ascritto, il non banale, il divergente… Mettiamo che uno… passeggi nei giorni festivi, un po’ sonnolenti e pigri nella calura estiva, umidi di pioggia e freddi in inverno, anche in orari inconsueti, con un blocchetto e una penna e ogni tanto fermi sulla carta ciò che lo colpisce… Mettiamo che uno… non sia un prete, un filosofo, né un docente di Etica o di Estetica, ma coltivi la religione della Relazione, il credo dei Valori e dei Principi, cioè dei fondamentali della vita associata, che si nutra del cibo della Bellezza e dell’Arte… Mettiamo che uno… si “incazzi” e si indigni perché vede il degrado, l’indifferenza, la barbarie, la decadenza senza argini e senza sponde della città e del territorio circostante tanto amati e tanto ugualmente intensamente respinti… Mettiamo che uno… si diverta anche come un pazzo alle gag, alle trovate, agli escamotages, alle battute di spirito, alle situazioni tra il comico e il grottesco per cui sono famosi nel mondo i napoletani, che abbia uno sguardo sufficientemente ironico per cogliere anche il non detto e una discreta capacità di analisi della realtà nella quale viviamo… Mettiamo che sia… Vittorio Milone ad aver fatto tutto questo, ovvero ad aver osservato, “letto”, scrutato, riso, pianto, documentato in maniera fedele alla realtà, e quindi scritto questi deliziosi bozzetti di vita vissuta, durante le sue finte innocenti passeggiate. Con rabbia e dolore talvolta, ma sempre con amore.

(Rif. Pagina 1)

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