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La mia Sardegna....il mio diario vademecum, come se fosse da te scritto

GIOVANNI ANGIUS

Pagine personali, racconti brevi, aneddoti, riassuntive descrizioni autobiografiche dell`autore e di quegli “amici” che hanno con lui condiviso i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri sogni senza perdere di vista il punto di riferimento essenziale, del rispetto e della vita.

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 349
Categoria: Diari e Agende
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-095-6

Biografia

foto autore GIOVANNI ANGIUS
Giovanni Angius nasce nel 1947 a Carbonia città sita nel Sulcis nella Sardegna sud-occidentale.

Dopo i primi anni della fanciullezza vissuti a Carbonia, con la famiglia emigra in Lombardia; li trascorre 47 anni per poi rientrare nella sua Sardegna. Da emigrato a Milano, dove studia e lavora, intraprende anche una piccola attività, ha modo di sperimentare una serie di conoscenze che in forma molto razionale, con i propri pensieri e considerazioni, elenca nelle pagine del suo libro. Pagine personali, racconti brevi, aneddoti, riassuntive descrizioni autobiografiche dell'autore e di quegli "amici" che hanno con lui condiviso i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri sogni senza perdere di vista il punto di riferimento essenziale, l'essenza stessa dell'onestà, del rispetto. I pensieri offerti in umiltà, sparsi qua e là… tra le pagine, testimoniano le affinità del proprio carattere, con un ricco bagaglio di esperienze diverse, vissute con ricordi vivi del passato, utilizzati come insegnamenti di vita, considerazioni personali riflettute dopo l'analisi del vissuto.

Rientrato in Sardegna, brama nella comprensione delle origini della propria terra, pur decantando e descrivendo dettagliatamente le bellezze dell'isola, in maniera "obiettiva", riesce a fare notare alcuni aspetti significativi, traendo considerazioni personali e non provocatorie. Nell'intento di perseguire il bisogno di sapere e di far sapere, di condividere quel "mondo" di emozioni, quei "fermenti del pensiero", senza i quali la vita diverrebbe insignificante, quelle emozioni che si scambiano in amicizia, faro della sua vita. Bisogno di condividere le proprie speranze,... trasferire una conoscenza, un'esperienza, per donare qualcosa agli altri, instaurare un dialogo tra chi scrive e chi legge, mettere a disposizione dei nostri simili quanto conquistato, riuscendo a trarre un minimo d'insegnamento.

Intenzionalmente e confidenzialmente ambisce così, da chi leggerà le pagine del suo scritto, attendersi anche qualche commento.

Stralci

1 Stralci

………..la Sardegna...........la mitica Atlantide. Il mitico continente perduto di Atlantide riappare con ostinazione nella nostra comprensione collettiva.

Esaminando la caduta di Atlantide, è possibile comprendere cosa sia ora necessario attuare per modificare l’esito della nostra stessa realtà, liberandoci dalla morsa del Potere, da indagini e teorie speculative dell’immaginario popolare, traducendo la leggenda filosofica in effettività, concentrando tutte le nostre conoscenze e, partecipando attivamente e consapevolmente alla comprensione del mito in realtà. A conclusione di ciò…..…, in modo soggettivo ritengo affascinanti le teorie, tuttavia rimane innegabile il fatto che vestigia di antichi popoli altamente civilizzati ed evoluti più di quanto normalmente ci si aspetterebbe, continuano ad affiorare ovunque nel nostro pianeta e si tratta di circostanze, che per quanto enigmatiche, non è affatto possibile ignorare. Senza focalizzarsi su antiche utopie, teorie esoteriche o sul singolo fatto, ma analizzare le effettive realtà cicliche delle catastrofi. Teorie confermate dalla diffusione in vari popoli, potrebbero dimostrare le difficoltà che ha incontrato l’uomo nel creare una civiltà. Forse un giorno la moderna scienza-archeologia riuscirà a fornire una spiegazione convincente e valida che risponda a tutti i quesiti irrisolti riguardo al passato glorioso di tali antichissime civiltà. A conferma di tutto, dipenderebbe una scrupolosa codifica di un`antica scienza perduta, che ci può fare comprendere il vero significato storico, mostrarci il legame che congiunge i fatti precedenti su cui si collocano gli avvenimenti, oppure i concetti di cui sono la conseguenza, ma, ritengo io, siano inquietanti analogie, che se non elevate al rango di “prove”, tuttavia costituiscono dei “fatti” indiscutibili, tuttora inconfutabili e incontrovertibili.

(Rif. Pagina 222)

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