La prostituta e la piccola.
“Sai Frans ti capisco perfettamente, sarò
più piccola di te, ma anche io sono
passato dal “tunnel” del dolore, anni fa
ero innamorata di un ragazzo che viveva
vicino al mare, ma mi ha lasciata senza un
motivo serio, credo l’abbia costretto suo
padre, era un pezzo grosso del comune e
io una serva. Non poteva andare avanti la
nostra storia d’amore, ne sono ancora
convinta, ma la cosa peggiore è che mi
hanno violentata una sera in un altra oasi
famosa e bella. Era un vecchio drogato,
conoscente di mia madre, quella puttana
mi aveva promessa come sua sposa. Il
vecchio era ricco, ma mi ha fatto molto
male, molto, mentre quell’ animale era
sopra di me. La cosa che mi ha fatto più
male e che mi fa provare vergogna è il
fatto che mia madre era contenta di quell’
amore. Diceva che mi era servito per far
esperienza. Anche lei era l’amante del
vecchio anni prima, lo frequentava
perché aveva una bellissima oasi, un’oasi
per i ricchi e depravati uomini del deserto.
La bastarda deve morire, se mai non sia
ancora morta. Una Madre non dovrebbe
“assassinare” i propri figli. Dio la punirà
per ciò che è stata e per ciò che ha fatto.
Qua mi maltrattano e lo vedi pure tu, non
so che fare, sono infelice, a volte vorrei
morire, non trovo un essere umano giusto,
tutti fin ora sono stati esseri marci, vorrei
andare via pure io”! “Eh, eh piccola,
calmati. Ti capisco piccola mia, si hai
ragione, gli uomini sono bastardi, ma tu
hai tutto il tempo ancora, dai non
disperarti troverai un ragazzo onesto. Stai
serena, quando vorrai sfogare il tuo dolore
con me, vieni e potremo parlare ancora,
sono un amica, ho un anima anche se
faccio la puttana e mi scarico pure io con
te, ma ti prego non parlare con nessuno
per della tua brutta avventura di violenza.
(Rif. Pagina 91)
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