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La guerra dimenticata

Giuseppe Russo



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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 398
Categoria: Gruppo
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-799-3

Biografia

Stralci

5 Stralci

La distruzione dello storico Caffè Vacca

Durante la notte del 14 luglio, pochi giorni dopo l`invasione della Sicilia, i B-17 americani tornarono prepotenti su Napoli per strappare via un ulteriore pezzo di storia partenopea, e italiana, colpendo la bella Villa Comunale e distruggendo completamente lo storico Caffè Vacca, il vecchio ritrovo ottocentesco a pochi passi dal Chiostro della musica, struttura che aveva visto passare nei suoi locali i più bei nomi dell’arte e della cultura europea. Roberto e Mariano Vacca, due imprenditori che avevano operato con successo nel campo del caffè, legati alla prospera apertura di altri locali importanti di Napoli, come il notissimo Caffè Gambrinus, a fine ottocento avviarono questo locale ubicandolo nella Villa Comunale. Il Caffè Vacca, pur non essendo un vero e proprio caffè letterario, operò come un ritrovo per famiglie della media borghesia che si riunivano, proprio la domenica, per ascoltare i concerti bandistici nella Villa Reale, alla ‘Cassa Armonica’, diretti dal famoso maestro Raffaele Caravaglios, trascorrendo piccoli attimi di tregua o miracolose giornate di festa insieme ai bambini. Nel suo interessante libro I caffè napoletani, lo scrittore Erminio Scalera ricorda che le immagini dello storico locale, prima della sua sfortunata distruzione, sono fissate nelle vecchie pellicole d`inizio secolo: «... il Caffè Vacca venne impegnato come sala di posa per i primi film muti che si giravano a Napoli con Francesca Bertini e Leda Gys...» Il 17 luglio il Corriere di Napoli scriveva che «...un cumulo di macerie è oggi al posto dove [...] vivacchiava l`ultimo caffè della Napoli ottocentesca. [...] A pochi passi anche il Chiostro della Musica [...] rivela i segni della distruzione.[...] Insieme con la fontana delle "paparelle", con la carrozzina trainata dalle caprette, con il galoppatoio e la Cassa Armonica, il caffè Vacca, come il Gambrinus, rappresentava un`istituzione napoletana...».

(Rif. Pagina 119)

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