Il giardino d`inverno

Valerio Muntoni

Questa storia è impregnata di poesia e sentimento; vissuta a cavallo tra gli anni 80/90, narra di due giovani uomini che s`incontrano nel meraviglioso scenario della Sardegna un pomeriggio d`autunno. Purtroppo dovranno scontrarsi con realtà intrise d`intrighi e contrarietà dettate dalla pochezza di chi pensa che i sentimenti di passione, derivino solo dall`unione di un uomo e di una donna.

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Dettagli

Libro:	Bianco & Nero
Formato:	14,8 x 21 (A5)
Copertina:	Morbida
Pagine:	287

Categoria:	Narrativa
Editor:	Photocity Edizioni
Lingua:	Italiana

ISBN:

978-88-6223-132-9

Biografia

Valerio Muntoni
Valerio Muntoni nasce nel 1961 in un piccolo paese di quattromila anime che si affaccia sul mare nostrum; al centro della costa orientale della Sardegna. Già dai suoi primi anni d’infanzia, tutti si accorgono della sua spiccata vena lirica, tanto che tra i banchi di scuola, è spesso elogiato dagli insegnanti e dai compagni per la sua fervida fantasia e capacità descrittiva nello svolgimento dei temi. Intanto cresce forgiando la sua personalità in un ambiente sociale duro e arcaico. Trascorre la sua adolescenza in Toscana; dove porterà avanti i suoi studi coltivando la sua passione per l’arte e la letteratura straniera. In seguito diventa un’interprete molto aprezzato in tutti settori dove ha operato, ricevendo gratificazioni ed elogi anche attraverso i quotidiani e la TV. Il suo carattere di natura cordiale e sensibile, lo porta a relazionarsi con soggetti di varia estrazione e si contraddistingue per la sua filantropia. Ama dipingere e fotografare, ma la sua vera passione è scrivere racconti e poesie, e tra un viaggio e l’altro in lungo e in largo per il mondo, trova l’ispirazione per scrivere “Il giardino d’inverno”, creando personaggi e situazioni basati da spaccati di vita reale. Egli non aveva mai vagliato l’ipotesi di un’eventuale pubblicazione del libro, ma fra le sue varie frequentazioni, vi è chi legge il suo manoscritto, e da ambo i sessi, viene incitato a farlo. Egli è celibe, e vive a Tortolì; cittadina costiera a vocazione turistica, nella Sardegna centro orientale, in Ogliastra. Un paradiso d’inenarrabile bellezza dove la vena poetica trova spazio tra ampi paesaggi sul mare. Un aèdo che muove la penna di Valerio Muntoni che con minuzia racconta le geografie, i luoghi della sua terra, motivo conduttore dei suoi racconti.

Le sue opere pubblicate:

Il giardino d`inverno »

Stralci

4 Stralci

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L`incontro

...Stanco di aspettare egli sortì dall’auto e s’incamminò verso la spiaggia per sgranchirsi le gambe, Eugenio non si presentò, un forte vento di tramontana soffiava sibilando tra pini e secolari ginepri e sul mare impetuoso che infrangeva sulla scogliera bianche e spumeggianti onde, le stesse che con la loro forza spianavano la riva ripulendola da ogni impurità. Nubi minacciose s’addensavano oscurando il cielo, egli dopo aver percorso un centinaio di metri sentì un brivido di freddo che lo pervase per tutto il corpo, così si accovacciò al riparo di una roccia a contemplare l’arcadico paesaggio dei dolomitici monti carsici discendenti a picco sul mare, di quando in quando scrutava il tratto di scogli che interrompono la spiaggia come fosse attratto da una forza misteriosa; avvertiva una presenza e fu assalito da uno strano stato d’inquietudine, il cuore cominciò a martellare: “Che mi succede?” pensò “forse è il vento che mi agita, sarà meglio che vada!”, così si rialzò sui suoi passi e s’accinse a rincasare quand’ecco notò fra le rocce una sagoma che avanzava sfuocata, e man mano che s’avvicinava prendeva forma completa e colore, lui non riusciva a mirare altra direzione che quella, codesta figura sortiva emanando luce e pareva arrivare dal nulla...

(Rif. Pagina 1)

Recensioni

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Stella 14/10/2011

COMMENTO ESTRATTO DA: Yahoo.com "Vorrei regalare un libro... mi date qualche consiglio? Domenica prossima fa il compleanno una persona a me carissima, che ama molto leggere perciò pensavo di regalargli un libro. Solo che io ne ho letti davvero pochi e non ho idea di come orientarmi... mi consigliate qualche libro che a voi è piaciuto? Vi ringrazio tanto" Dipende anche da che genere le piace, e dalla sua età anche! cmq La principessa Sposa di William Goldma, Hunger Games di Suzanne Collins e il Giardino d`inverno di Valerio Muntoni. Sono diversi generi ma io li ho trovati bellissimi

Voto: 5/5

Arrivo a Arkanghelsk

All’uscita dell’aeroporto egli provò un’emozione conturbante, la città era coperta di neve, fu come se un sipario si dischiudesse ai suoi occhi per la prima volta nel rivedere quella terra che prima per lui, era solo motivo d’arricchimento culturale. Dolcissima, freddissima, romantica e taciturna, per le vie, la gente si affrettava a prendere l’autobus dando cosi vita alla città che si presentava di bianchi palazzi, fiumi ghiacciati e splendide chiese le cui cupole dominavano maestose. Si percepiva l’odore del carbone delle ciminiere trasportato dal gelido vento, lo spolverio della neve pizzicava la pelle e il sole pallido, come fosse una remota stella senza calore, faceva timidamente capolino tra le nubi. <> Esclamò Eugenio battendo i denti per l’aria pungente <> Francesco scoppiò a ridere assicurando che presto ci si sarebbe abituato, ma Eugenio replicò che sarebbe stato impossibile. Nell’attraversare la città essi notavano molte vie deserte; infatti, la gente a quell’ora preferiva starsene rintanata in casa a bere fiumi di vodka in compagnia degli amici mangiando pane nero e kolbassá... ...Appena in camera Francesco volle provare a telefonare a Sascha, ma dall’altra parte del filo non rispondeva nessuno, “…sarà uscito!” pensò, egli era troppo felice d’esser li per pensare in negativo. Così, dopo aver disfatto i bagagli scesero in sala da pranzo a rifocillarsi, questa, era semi deserta, solo qualche uomo d’affari dall’aspetto arrogante che s’abbuffava, o qualche coppia dall’aria trasognante che mangiava al lume di candela. Tuttavia l’ambiente era molto caldo e sufficientemente elegante, il rosso delle pareti tappezzate in damasco era il colore dominante che ben s’intonava con gli ori dell’arredamento e i tendoni di pizzo bianco alle finestre. Un attento violinista intonando emozionanti melodie russe si avvicinava ai tavoli...

(Rif. Pagina 149)

Kargopol

In quelle notti fredde il vento del nord impazzava con le tormente di neve che gli univa in un unico corpo avvinghiati l’uno all’altro. Si guardavano teneramente, e si raccontavano reciprocamente, si accarezzavano percependo la loro stessa essenza, pura, vera, intensa. Il loro sodalizio, era fatto di un sentimento tangibile e luminoso, caldo ed eterno. Scomparivano i fantasmi del passato, le incertezze e le paure che reprimono i sentimenti di ogni essere umano rendendolo schiavo dell’oggettività. (Tutti ci acclamiamo moderni, ma dalle nostre bocche, ogni giorno fluiscono parole che tra le righe, denotano discriminazione dettata da presunti moralismi, perché per nostra natura, non riusciamo a vedere la tetraggine che è dentro di noi, e giudichiamo, accusiamo, e decretiamo.) Sascha e Francesco riuscivano a superare queste barriere e la loro determinazione, era tale, che...

(Rif. Pagina 253)

Il rimorso

...ricordi che gli soffocavano la mente, sentiva il desiderio di recarsi in un luogo di solitudine, così si alzò da quella fredda panchina vuota e si precipitò a Kargopol, nella sua dacia, guardava la vecchia foto ormai sgualcita di una faccia sorridente con lo sfondo del buganvillea, così i ricordi affioravano angoscianti, e piangendo come un bimbo sedette accanto alla stufa imbracciando la chitarra, cantò la canzone che dedicò a Francesco rivivendo teneri momenti. Finito di cantare, si sentì avviluppare da un torpore e gli parve di udire una voce che gli parlava; una voce lontana, dolce e melodiosa. Smarrito, provò a rispondere a quella voce che gli risuonava dentro, “Francesco!” esclamò come a volersi risvegliare, ma ecco che la voce si fece chiara: <<…io non volevo andarmene.>> <> <> <> la voce si fece flebile e sempre più distante <>. <> replicò Sascha ma la voce svanì, egli si ridestò e piombò di nuovo in silenzio, infilò la mano in una tasca e si ritrovò fra le dita un foglietto, lo aprì, lesse le frasi che Francesco gli aveva scritto, sottolineò le ultime due righe considerando che nel suo caso, parole più veritiere non potevano essere scritte ho dette, “ed è così!” pensò leggendole ad alta voce, “…da un sito di silenzio quell’azzurro ci separa, e la vita è...” <> aggiunse lui “…ancor più amara!”.

(Rif. Pagina 273)

Irene G. 14/10/2011

Commento di Irene Gallo L`opera è risultata di buon valore qualitativo, sia per quel che riguarda i contenuti di per sé, che per la caratterizzazione dei personaggi.

Voto: 5/5

stefy 14/10/2011

Mi è piaciuto, mi ha appassionato e lo riletto; un continuo richiamo ai veri sentimenti, un interessante ritorno alla letteratura classica, un voler far riflettere sui comportamenti dell`essere e sui nostri desideri spesso repressi a causa di una società bigotta e ottusa che facilmente addita senza curarsi di chi potrebbe soffrirne e causare danni irreparabili. Buona e interessante la ricerca introspettiva del prottagonista e i suoi equilibri che umanamente vacillano e con la forza e l`intelligenza di chi sa reagire, rientra in carregiata senza optare a scelte drammatiche e prive di senso. Un buon lavoro da parte dell`autore che sa entrare nell`intimo del lettore coinvolgendolo al punto di sentirsi egli stesso prottagonista. Sono molto interessanti le citazioni teologiche e filosofiche che ci portano a capire quanto anche la religione sia responsabile di un atteggiamento ridicolo nei confronti di chi non per colpa sua, e nato con orientamenti visti erroneamente sbagliati. Eccelente la prosa e la dialettica, ottima la scielta di sottolineare brani di musica classica che da corpo al racconto, così come ho trovato bellissime le poesie contenute all`interno di ogni capitolo. Lettura consigliata

Voto: 5/5

valerio 14/10/2011

A.M.G. (21-11-2008) L`amore è come una catena che a volte viene spezzata a causa di cambiamenti sociali, pregiudizi, fobie; ciò che può cambiare il volto del mondo è proprio l`amore, senza discriminazione alcuna, ma è molto difficile, una chimera, forse...! La specificità di questo romanzo e forse l`unicità è che riesce a coinvolgere, a trasportare, a tuffarsi nell`oceano di questo sentimento che è l`amore non solo l`omosessuale, ma anche l`eterosessuale, che inizialmente può essere diffidente e restio ad immedesimarsi nel personaggio, ma pian piano riesce ad agganciarsi a quella catena, salda, forte, e a comprendere che l`amore è unico come quella catena, che, se viene spezzata, non serve a niente, ma se viene unita diventa forte capace di soppravivere a qualsiasi intemperia e a cambiare il mondo. Un romanzo impregnato di sentimenti e valori come altruismo, amore, amicizia e solidarietà, un romanzo ricco di cultura: antropologia, filosofia, letteratura, storia, geografia, fanno da contorno a questa storia, dove parecchie persone si rivedono per vari aspetti. Una storia che fa riflettere sia al livello personale che al livello istituzionale con argomenti attuali e valori. Quest`autore vuole trasmettere che la diversità non è il metro di giudizio sull`essere umano, e che se nel mondo tutti perseguissero questi valori e ascoltassero più il loro animo, molti problemi sociali verrebbero risolti. Spesso però i buoni valori che cercano di emergere vengono schiacciati da macigni e sgonfiati perdendo la loro bellezza e la loro essenza. Dott. A. M. G. (Docente) http://www.ibs.it/code/.../muntoni-valerio/giardino-inverno.html

Voto: 5/5

Il giardino d`inverno

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