Fylte & Tallis
LORENZO SPURIO
Che cosa hanno in comune Ian McEwan, uno dei più grandi autori inglesi viventi, ed Evelyn Waugh, saggista e giornalista post-vittoriano, oltre ad essere entrambi inglesi e scrittori? A un primo giudizio sommario, molto poco. In realtà, se li si analizza più da vicino ci sono vari punti di contatto tra i due autori, i cui stili, influenze, ideologie e sensibilità, rimangono però molto lontani tra di loro. L’ateo McEwan e il convertito al Cattolicesimo Evelyn Waugh. Il pacifista e femminista McEwan e il colonialista simpatizzante per le Destre fasciste Evelyn Waugh. Non son queste, però, a mio avviso le cose che fanno uno scrittore. Si tratta, infatti, di libere impostazioni personali che derivano dalla scelta incondizionata di ideologie o credenze che rimangono mera questione personale e oggettiva dell’autore. Alcuni critici – e lo stesso McEwan- hanno osservato che è evidente l’influenza waughiana di un classico come Ritorno a Brideshead nell’acclamato romanzo Espiazione, pubblicato nel 2001. Non è necessario avere una completa conoscenza della narrativa dei due autori per poter azzardare tale affermazione. Questo saggio che si apre con una prefazione del critico fiorentino Marzia Carocci, analizza in maniera comparativa questi due libri dei due autori che hanno contribuito a innalzare la grandezza del genere narrativo. In conclusione è riportata, inoltre, la traduzione in italiano di un valido saggio scritto da un Brian Finney, docente americano, sul romanzo di McEwan.
€ 10,00
Sconto 10% (€ 1,00)
Totale € 9,00
Consegna in 48h lavorative
Disponibilità immediata