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I dialoghi

Giovanni Sergio

In forma dialogica l’Autore rappresenta le conflittualità esistenziali che hanno segnato il cammino evolutivo dell’uomo e che segnano la maturazione attuale di Giorgio, il protagonista della trilogia “La commedia” (dello stesso Autore), il quale, immerso nel contingente quotidiano, ma teso con lo spirito all’Assoluto, bene incarna quella ricerca atavica delle cause (“felix qui potuit rerum cognoscere causas”, Virgilio, Georgiche, II, 489).

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 68
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6581-021-7

Biografia

foto autore Giovanni Sergio
Giovanni SERGIO è nato a Roma il 18.10.1953, dove ha conseguito la Maturità classica nel 1972, la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 all'Università degli Studi "La Sapienza" e le specializzazioni in Medicina Interna e in Geriatria. E' stato Dirigente medico ospedaliero e quindi territoriale presso la ASL. Dal 1992 è Cavaliere della Repubblica Italiana.
Ha collaborato alla stesura del testo di Vinci Verginelli "Bibliotheca Hermetica - Catalogo alquanto ragionato della raccolta Verginelli-Rota di antichi testi ermetici (secoli XV-XVIII)", Nardini Editore, 1986. E' autore della trilogia "La Commedia", comprendente "Il Serpente incoronato" (Edizioni Il Calamaio, 2008), "La mummia di Akhnaton" (Edizioni Il Calamaio, 2009) e "Il dottore della porta accanto" (The Boopen Editore, 2010). E' inoltre autore dei due brevi saggi "La mistica Rosa" (The Boopen Editore, 2009) e "I dialoghi" (The Boopen Editore, 2010).

Stralci

1 Stralci

Un`alternanza di osservazioni critiche e di dialoghi ermetici

Bene: “Bene!…, è ora di cambiare questo pianeta: troppe guerre insulse, troppo dolore, troppo piacere, troppa povertà, troppe cose inutili…” Male: “Dici male!… sbagli!…: gli uomini devono soffrire ancora per conoscere meglio la loro natura. Qualche millennio di vicende alterne fra catastrofi naturali e catastrofi procurate non è stato sufficiente…” Bene: “Eh no!… potresti accontentarti di quello che hai causato finora!… Tu non avrai la vittoria… Arrenditi con le buone o sarà peggio per te…” Male: “Vedi…, le tue minacce sono per me già una vittoria… Vuol dire che dentro di te alberga il seme dell’odio…” Bene: “Male avvisato… mezzo salvato! Io non ti auguro cose cattive… Spero solo nella tua conversione…” Male: “Mai! Piuttosto la morte!...” Bene: “Ecco, la tua morte coinciderà con la rigenerazione dell’Uomo, l’affrancamento dal peccato di superbia che lo allontanò dall’Uno e lo condannò alla dualità del quaternario elementare, attraverso la sintesi del ternario…” Male: “Stai dando i numeri!...” Bene: “I numeri, così come le note musicali sono espressione di Dio…” Male: “Per favore, non nominarmeLo!… lo sai che non esiste…” Bene: “Per te, che sei un materialista, non esiste… e posso anche venirti incontro nel negare che abbia una Sua personalità… In verità Tutto ciò che aggrega è Dio… tu invece disgreghi, dividi, allontani…” Male: “Vuoi forse riferirti al mio fedele servitore… il diavolo?” Bene: “Proprio così… lui è bravissimo nel mettersi in mezzo, nel frapporre ostacoli, nel metter contro l’uomo e la donna, nell’allontanarli dalla saggezza della virtù… Il mio servitore, invece, l’arcangelo Michele, è il simbolo dell’unione degli opposti, da cui scaturisce la Conoscenza…”

(Rif. Pagina 9)

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