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Dalle mafie economiche all`economia antimafia: la lenta rivoluzione della buona economia in Italia

Alberto Corbino

La prima responsabilità dell’uomo è quella economica. L’economia o serve ad aiutare l’uomo o a danneggiarlo: o è buona o è cattiva. Questo libro cerca di illustrare esempi di buona economia che, nonostante tutto, continuano a nascere e resistere in Italia e nel mondo. Sono piccoli esempi, piccole isole in un mare tempestoso, quello della cattiva economia, delle mafie, dell’evasione fiscale, della corruzione, dell’inefficienza della spesa pubblica, della devastazione del territorio, della speculazione finanziaria senza scrupoli, che pure qui vengono impietosamente analizzati. Quella della buona economia sono isole di un’utopia irraggiungibile ma sono realtà tangibili, che necessitano di ponti per diventare arcipelago e poi penisola e poi ancora terra ferma, normalità. Questo discorso si basa su una visione avanzata del concetto di innovazione sociale, cioè della nostra capacità di innovarci come società, di concepire in maniera nuova (che forse è un ritorno alle origini) i nostri ruoli di consumatori, risparmiatori, produttori, finanziatori, datori di lavoro. Il fulcro del discorso sono quelle parole in bilico tra economia e società: consapevolezza, coerenza, fiducia e, soprattutto, responsabilità diffusa. Alberto Corbino (Napoli, 1969): per lavoro e per convinzione mi occupo dal 1992 di teoria e pratica dello sviluppo sostenibile o, per usare un’espressione meno abusata, di quella che mi piace definire buona economia. Per coerenza e per ius soli, dal 1997 mi occupo – ahimè - anche di crimine organizzato come fattore ostativo di sviluppo sostenibile. Mi sono laureato in fretta e con lode in Scienze Politiche – internazionali alla Università Federico II di Napoli (tesi in politica dell’ambiente) e mi sono quindi specializzato in Economia dell’ambiente e programmazione regionale al Formez; ho conseguito un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di geografia dell’Università di Padova con una tesi su “I Crimini ambientali, punta dell’iceberg dell’antimondo geografico” … (correva l’anno 2000, ante-Saviano!). Nel 1998 sono stato Esperto Nazionale Distaccato presso la DG Ambiente della Commissione Europea a Bruxelles, come coordinatore dell’IMPEL; nel 2004 borsista di un Executive Program in “Innovations in governance” alla Kennedy School of Government, Harvard University (USA). Ho insegnato “Economia e diritto ambientale” alla facoltà di Scienze MMFFNN dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II. Attualmente insegno, tra l’altro, “Economics of organized crime and social innovation” all’Arcadia University Center for Italian Studies, presso l’Università Roma Tre. Per ulteriori approfondimenti vi invito a leggere i miei blog: http://labuonaeconomia.wordpress.com e http://labuonaeconomia.investireoggi.it

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 196
Categoria: Economia e Finanza
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-310-0

Biografia

foto autore Alberto Corbino
Alberto Corbino (Napoli, 1969), laureato in Scienze Politiche internazionali, ha usurpato un dottorato in Geografia umana a Padova e coltiva una passione non corrisposta per l’America latina e il Mediterraneo. Vive e fa finta di lavorare a Napoli, dove si occupa di teoria e pratica delle politiche di sviluppo sostenibile (ma da molto prima che ciò diventasse una moda). È talmente egocentrico che, oltre a numerosi articoli tecnico-divulgativi, ha pubblicato il romanzo breve Manguste Metropolitane (Avagliano Editore, 1996) e la raccolta di racconti Il Mare che non scappa, che include la commedia Malformazione professionale – diario di classe di stranoccupati partenopei (Arte Tipografica, 2001). Volontario della Ong di cooperazione allo sviluppo Mani Tese, si preoccupa di diffondere la cultura del viaggio responsabile con l’associazione il Vagabondo. Ha addirittura un suo sito: http://www.geografie.it

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