Analisi storicosociologica
sui processi in
atto in seno alla società
occidentale
contemporanea, con
particolare attenzione al
caso italiano
Il presente lavoro si propone di illustrare le
possibili cause sociologiche, storiche ed
economiche, che soggiacciono dietro questa
tendenza, basando tali ragioni sulla perdita
per l’uomo occidentale di alcune colonne
portanti della sua vita, che gli davano
certezze, obiettivi, speranze.
Infatti la società occidentale (intendendo per
essa quella europea, nordamericana e parte
dell’Oceania), rispetto a società di altre parti del Mondo, rimaste invariate dal punto di vista di alcune caratteristiche (soprattutto
perché esse non hanno subito un radicale
cambiamento economico come invece
appunto quella occidentale), ha visto venir
meno, in modo più o meno accentuato a
seconda delle zone, 4 pilastri sociali negli
ultimi secoli, con un’accelerazione nel secolo
che ci siamo lasciati alle spalle, il 1900. Tali
pilastri li abbiamo individuati nei
cambiamenti relativi alla famiglia, la
religione, il lavoro e le ideologie, tutte sfere
della vita umana diventate incerte, instabili,
meno rassicuranti. E ciò ha reso l’individuo
più smarrito, psicologicamente fragile, solo.
Sembra inoltre, che questo modello di vita
“occidentale” si stia diffondendo anche verso
altre culture aventi un’impronta più
tradizionalista, come ormai da decenni (in
pratica dopo la seconda guerra mondiale) il
Giappone, o negli ultimi anni la Cina, che
benché si mostri ancora politicamente
comunista e socialmente legata a tradizioni
millenarie, ha messo in atto un selvaggio
capitalismo.
Un occhio di riguardo sarà dedicato
chiaramente al nostro Paese, dove tali
colonne erano ancor più solide che altrove
nella società occidentale.
(Rif. Pagina 84)
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