Libri / Poesia / Crespe dell`insonne

Crespe dell`insonne

Rocco Luigi Bosco

Le "CRESPE DELL'INSONNE" sono tutte quelle pieghe, incanalature , che qualsiasi sentimento può provocare in un essere umano, in parole povere ricordi che rimangono indelebili nella mente che provocano in noi qualsiasi emozione. Le emozioni sono sensazioni principali, che rendono l’essere uomo un sensato vivere, ed è proprio in questo che tale silloge poetica poggia le sue basi. Qui il poeta trova uno scopo per cambiare le cose e renderle migliori, anche perché in un mondo fatto di rinunce una speranza può reggere i cuori ormai persi nel caos. Il sipario di questa nuova raccolta porta il bisogno di espiare i propri errori, di dare il perdono a quelle colpe universali che l’uomo porta sulle spalle nei secoli. Lo spazio per il ricordo non manca, portando un dovuto omaggio a due Giudici:Falcone e Borsellino, che la mano “del compromesso morale” ha ucciso.

6,00 €
Sconto 0% (€0.00)
Totale 6,00 €

Consegna in 48h lavorative
Disponibilità immediata


Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 33
Categoria: Poesia
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6682-424-4

Biografia

foto autore Rocco Luigi Bosco
Rocco Luigi Bosco nasce a Bari il 26 ottobre del 1987 ma vive a Montescaglioso in provincia di Matera. Già dall'età di sette anni si dedica a scrivere storie di fantasia e poesie, proprio un suo racconto scritto alle "elementari" per un concorso viene inviato all'università " La sapienza" di Roma. Nel 2007 dopo una lunga malattia viene a mancare il padre, ed è proprio l'anno dopo, nel 2008 che pubblica la sua prima raccolta poetica intitolata "Verità" edita dalla casa editrice "Il filo gruppo albatros". Nel 2009 si diploma all'Istituto Alberghiero di Matera. E nel 2011 riprende a scrivere e pubblica una nuova raccolta di poesie Gli individui, raccolta basata sul "Male di vivere" di Eugenio Montale.

Stralci

4 Stralci

Crespe dell’insonne

I miei occhi spesi, notti intere sveglio dal mio balcone a guardare il vuoto dei paesaggi muti, il grigio dei colori che dai dintorni di questo territorio di luce dall’aria di una pallida morte. E dalla lontananza scruto unici raggi di un`auto che viaggia obliqua, sotto la mia finestra sussurri di amanti, uniche frasi nel bianco nullo di questi suoni. Aspetto qui vigile, finché il sole non sorga splendente, all’orizzonte, è così che questa natura riprende vita, la brina solida diviene acqua che gocciola dalla grondaia. Sono fermo qui ogni notte, un ricercatore di emozioni, tendo all’eccelso, al solido equilibrio. Nella notte con le sue meraviglie m’abbandono a miraggi che scacciano dal buio i miei pensieri, dal cuore le crespe dell’insonne.

(Rif. Pagina 1)

Recensioni

Al momento non sono presenti recensioni