Presentazione dell’opera [1]
Durante i primi due secoli dell’Era Cristiana, i grandi imperi euroasiatici (Impero Romano, Impero Partico, Impero Kushana e Impero Cinese) completarono il proprio percorso formativo e raggiunsero la piena maturità politica, culturale e socioeconomica. La stabilità interna dei super-Stati dell’antichità, fu la premessa alla creazione di una fitta rete di scambi commerciali, estesa su buona parte del Mondo Antico, dalle coste occidentali dell’Europa (bagnate dall’Oceano Atlantico) a quelle più orientali del continente asiatico (Oceano Pacifico). Tuttavia, in tale periodo storico, i traffici marittimi internazionali si concentrarono (soprattutto) nell’Oceano Indiano, autentico punto d’incontro per le civiltà afro-asiatiche più progredite. Il presente volume descrive, in modo accurato, le origini e l’evoluzione del commercio mondiale, specialmente nella fase di maggiore vitalità, corrispondente al II secolo dopo Cristo. A tal fine, il paragrafo introduttivo, fondamentale per la corretta comprensione degli argomenti successivi, analizza le principali dinamiche economico-finanziarie che interessarono l’Impero Romano degli Antonini e il “resto del Mondo”, quando la Città Eterna rappresentava il massimo centro di importazione e consumo.
(Rif. Pagina 7)
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Presentazione dell’opera [2]
La Parte prima, articolata in tre capitoli, ripercorre le vicende storiche dei Popoli civilizzati che interagirono (in maniera diretta o mediata) con i Romani. Partendo dalle regioni dell’Africa orientale (controllate, nei primi secoli dopo Cristo, dai regni di Meroe e di Axum), il “viaggio” prosegue nella penisola arabica (Regno di Saba) e nel Medio Oriente, dominato da due Stati potentissimi: l’Impero dei Parti e l’Impero dei Kushan. Dopo aver esaminato attentamente le numerose culture che animarono il subcontinente indiano, si dedica ampio spazio ai meravigliosi regni dell’Indocina, “elementi di raccordo” importantissimi tra l’India e l’Impero Cinese della dinastia Han. La prima sezione del libro, consente quindi di approfondire le conoscenze sulle civiltà più evolute del passato, che commerciavano abitualmente con l’Impero di Roma; inoltre, avendo una struttura abbastanza snella e di facile consultazione (tipica dell’epitome), svolge un’importante funzione propedeutica allo studio della Parte seconda. Quest’ultima, il vero “cuore” dell’opera, è suddivisa in due capitoli; nel primo, si descrivono le città carovaniere più famose del Vicino Oriente (Dura Europos, Palmyra, Petra, ecc...), sottolineandone la rilevanza strategica ed economica. Nel secondo capitolo, invece, si ricostruiscono le principali vie commerciali, dalle più antiche (Via del Lapislazzuli, Via della Giada, Via dell’Ambra, Via dello Stagno) a quelle contemporanee all’età aurea dell’Impero Romano (Via della Seta, Via dell’Incenso, Via del Pepe, Via del Cinnamomo). Per tracciare gli itinerari (terrestri e marittimi) percorsi dai mercanti dell’epoca, si è fatto riferimento alle indicazioni (preziosissime) fornite da alcuni testi antichi, come il Periplo del Mar Eritreo, la (immancabile) Naturalis Historia di Plinio il Vecchio e altre opere letterarie dell’Estremo Oriente (Milindapañha, Mahaniddesa, Libro degli Han Posteriori, ecc...).
(Rif. Pagina 8)
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Presentazione dell’opera [3]
Il paragrafo conclusivo del saggio affronta un tema molto interessante, relativo ai primi contatti fra gli esploratori dell’antichità (Fenici e Cinesi) e le comunità del Nuovo Mondo; secondo le suddette ipotesi, confermate dalle recenti ricerche archeologiche, l’impresa del celebre navigatore genovese (Cristoforo Colombo) può essere classificata, più correttamente, come la “riscoperta dell’America”. A completamento dell’opera, sono state inserite due appendici: la prima è dedicata alla Grande Muraglia, intesa come barriera militare e culturale; la seconda, si sofferma sulla figura di Zenobia, la sovrana palmirena che tentò di dar vita a un grande impero commerciale, a discapito dello Stato romano. La bibliografia, infine, permette ai lettori di reperire le fonti più importanti, per approfondire ulteriormente le principali tematiche.
(Rif. Pagina 9)
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