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Giuseppina prencipe
Giuseppina Prencipe nasce a Pozzuoli (Napoli) il 01/03/1969, da una famiglia operaia e tradizionalista.
All'età di otto anni ha già letto testi di psicanalisi e psicologia dell'età evolutiva, in risultato ad un'incessante attività onirica.Trascorre l'adolescenza in compagnia dei libri, gli unici in grado di fornirle informazioni e risposte su interrogativi sempre più incalzanti.
Termina gli studi brillantemente, diplomandosi in Grafica Pubblicitaria, tuttavia continua il percorso personale di conoscenza approfondendo studi e ricerche su temi a lei interessati.
Lascia la casa paterna per inconciliabili modi di pensare, incontrando per la prima volta una realtà a lei sconosciuta. Catapultata bruscamente nella vita reale, affronta il mondo del lavoro con fiducia, decisa a non tornare indietro.
Dotata di un grande spirito d'adattamento, fa frutto d'ogni esperienza lavorativa, senza mai perdere di vista i suoi obiettivi.
L'incontro con il compagno della sua vita, le permette di vivere quello che fino a quel momento aveva vissuto empaticamente solo attraverso i libri.
Condividono entrambi la passione per l'arte e per il mare; trascorrono quattro anni in giro su di una barca a vela, alla ricerca di reperti legati alla storia del lavoro dell'uomo sul mare.
Nulla è dato per certo ed ha ricevuto dal mare gli insegnamenti più veri.
Sembrano parole scontate, eppure il vivere giorno per giorno come fosse l'ultimo le fa dare il giusto valore alle cose. I sensi, in perenne allerta, divengono abili a prevenire ed interpretare i segnali della Natura.
A poco servono però in un'esistenza civilizzata, dove i rischi sono altri e meglio celati.
La mole di reperti spinge i due viaggiatori ad imbarcarsi in una nuova avventura.
Diversi anni dopo, con tenacia, realizzano il Museo Etnologico Marinaro, in Procida, per la conservazione della memoria della vita sul mare.
Delusa dai troppi interessi politici, dagli ambigui risvolti economici, abbandona dopo qualche tempo, ogni incarico.
La convinzione che la vita sia la metafora di un lungo viaggio, la fa vivere in perenne ricerca di risposte. Il trasferimento in una ridente località rurale è tappa obbligata. Il suo rapporto con la natura è più equilibrato di quello con la città.
Qui vive attualmente, insieme al compagno, dove cresce le due figlie e coltiva le sue passioni.
L'approccio con la scrittura non è cosa recente, ma i racconti trovano ora spazio in una vita molto animata.
Il processo creativo, a suo parere, deve raggiungere il risultato di uno scritto stimolante non solo a scopo ricreativo, ma soprattutto di riflessione.
La scrittura educa il linguaggio e la mente, sulle prime di che scrive, in una continua evoluzione.
I temi da lei trattati sono attinenti alle problematiche del nostro tempo, tuttavia per non incorrere in patetiche descrizioni della realtà, trasferisce il tutto nel futuro, dimensione per lei ideale per esporre ipotesi probabili in tutta libertà.
Ha scritto diversi racconti, tutt'oggi inediti.
Il divertimento, unito al piacere fisico nel costruire trame non vuol essere un atto di presunzione nei confronti di chi ha già espresso concetti puri ed elevati.
Buona lettura!
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