I miracoli
«...tra le penose distruzioni, si verificarono anche miracolosi episodi, come quello occorso alla Chiesa del Gesù nuovo che, nonostante i gravi danni subiti, fu fortunosamente risparmiata da una bomba caduta alle spalle del transetto di sinistra, all`altezza dell`altare di Sant`Ignazio, la quale rotolò senza esplodere fino all`altare di San Francesco Saverio sulla parete opposta...»
(Rif. Pagina 117)
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Gli spezzoni incendiari
«...i vertici militari, che supportavano le istituzioni civili del Ministero dell`Educazione Nazionale, avevano già una parziale idea dei moderni danni da bombardamento aereo, pur non avendo notizie precise sulle capacità tecniche degli aerei nemici, né sul potenziale esplosivo delle bombe che sarebbero state riversate sull`Italia dagli angloamericani. [...] ci si preoccupava particolarmente per gli ‘spezzoni incendiari’, temibili ordigni che si aprivano e diffondevano metalli combustibili non estinguibili con acqua o schiuma. Lo ‘spezzonamento’ di aree urbane era un pericolo reale e temuto, una temibile tecnica che innescava devastanti incendi su vasta scala, distruttiva dove gli scoppi non vincevano la resistenza degli edifici, una tattica che avrebbe raggiunto il suo tragico apice nel bombardamento di Dresda con la ‘tempesta perfetta’, cioè la completa combustione dell`intera area urbana...»
(Rif. Pagina 44)
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La terra bruciata
«...Già devastata dai bombardamenti alleati, dalla fame, dalle epidemie dovute alla forzosa e sudicia convivenza negli affollati ricoveri sotterranei, nonché per l`impossibilità di seppellire tutti i morti rimasti sotto le macerie degli edifici distrutti, Napoli venne del tutto affossata dalla ‘terra bruciata’ organizzata dai tedeschi [...[. I nazisti abbatterono le principali fabbriche cittadine [...]. Furono inoltre sabotati gli stessi impianti di pompaggio dell`acqua, [...], nonché i sistemi di pompaggio delle acque reflue al fine di peggiorare l`emergenza sanitaria già in corso da tempo [...]. Ma il piano hitleriano, fedelmente attuato dal colonnello nazista Walter Schöll, continuò con il sabotaggio dell`autoparco dei mezzi della Nettezza urbana,[...] e per rendere tutto più disumano, il colonnello ordinò anche la requisizione di autoambulanze e attrezzature dagli ospedali cittadini, nonché dei veicoli dei Vigili del Fuoco. Fu poi completata l`opera di interruzione della rete tramviaria, già duramente provata dai bombardamenti[...]. Tra l`altro, la situazione era già grave per la mancanza di gas e di collegamenti telefonici, proprio a causa della distruzione del Gasometro e della centrale telefonica urbana, strutture martellate con precisione dai bombardieri americani. Inoltre i soldati tedeschi, oramai anch`essi in preda alla convulsione psicologica della ritirata per l`arrivo del nemico, si diedero a saccheggi alimentari che aggravarono la già precaria situazione cittadina...»
(Rif. Pagina 140)
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Le bombe su Capua
«...dal 9 settembre, Capua iniziava un doloroso percorso. Alle 9 del mattino una pioggia di bombe cadde dal cielo distruggendo numerose case, la storica Cattedrale intitolata a Santa Maria Assunta, una colonna di trecento soldati sorpresi dinanzi alla caserma dei Carabinieri, anch`essa distrutta, nonché il Palazzo della Pretura dove fu ucciso il conosciuto Pretore Ferorelli. Fu colpito anche il Museo Campano, l`importantissimo museo archeologico aperto durante il primo periodo dell`unificazione italiana e alloggiato nello storico Palazzo Antignano, il quale fu seriamente danneggiato dal bombardamento ma rappresentò, però, uno dei rari casi in cui il previsto ‘sgombero preventivo’ dei reperti, secondo i piani di protezione predisposti dalla Soprintendenza e dal Ministero dell`Educazione Nazionale, funzionò perfettamente...»
(Rif. Pagina 126)
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I bombardamenti a tappeto sull`arte in Campania
«...I bombardamenti a tappeto non prevedevano solo la distruzione delle infrastrutture e degli obiettivi militari, ma si prefiggevano soprattutto di distruggere il morale delle popolazioni colpite attraverso la cancellazione delle basilari strutture civili di una città: palazzi, ritrovi, piazze, monumenti, trasporti, uffici, fabbriche, chiese. Nulla fu lasciato al caso, né alla pietà...»
(Rif. Pagina 104)
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L`occupazione alleata
«....Ciò che sarebbe restato ancora a lungo, invece, era l`ingombrante fardello delle truppe angloamericane presenti in tutta la città, con i loro modi da conquistatori e l`uso beffardo dei nostri palazzi storici, lo scempio degli arredi, i furti di opere d`arte nei musei... »
(Rif. Pagina 147)
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