Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
220 |
Categoria: |
Ragazzi e Bambini |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Francesca Papa
Francesca Papa è nata a Terracina.
Attualmente vive a Roma.
Dopo aver pubblicato due favole per bambini, aventi come protagonista una buffa e simpatica tartaruga nelle vesti di commissario, decide di cimentarsi con il genere giallo.Con la Boopen ha già editato Nero di bosco e Il Baglio segreto: quest'ultimo ha ricevuto una menzione con merito - sezione narrativa, nell'ambito del "Premio internazionale di letteratura Toscana in poesia 2011".
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Stralci
1 Stralci
"Semplicemente... Pongo (strano caso a Terracilandia): stralcio del XVII Capitolo...
Tutte e tre erano sbalordite ed incredule sulla conclusione della vicenda col ghepardo. Si chiedevano in modo martellante, ma senza venirne a capo, cos’era quella luce e chi le aveva così tempestivamente aiutate. Quando, con la velocità di un fulmine, ricomparve di nuovo quel bagliore, ma stavolta proprio davanti a loro. A poco a poco si delinearono i contorni di una sagoma: prima il naso, lungo e appiattito, poi le zampe verdi e membranose, per finire gli occhi piccoli ma molto vivaci.
“Chi sei tu?” – prese coraggio per prima Rughy; niente la spaventava e, rispetto a Pongo, aveva riacquistato più rapidamente le energie e la prontezza di spirito.
“Mi sembra di scorgere la forma di un carapace! Anche se è meno alto del solito” – proseguì Penny, alzandosi sulle sue zampette e dirigendosi verso quella luce. Subito dopo fece lo stesso Rughy, ma per maggior sicurezza aveva caricato la sua pistola agganciata al carapace.
Quando furono abbastanza vicine, la luce sparì all’improvviso e la sagoma dell’animale fu chiara a tutti i presenti. A quel punto Penny e Rughy furono prese dalla sgomento e fecero un sobbalzo all’indietro. Poi l’altro interlocutore iniziò a parlare:
“Scusate se vi ho messo paura, succede sempre così quando cerco di avvicinare i miei simili. La mia magia è troppo potente!”
“Magia?” – esclamò Rughy cercando di capirci di più, essendo questa la sua più grande passione – “allora anche tu fai esperimenti con pozioni e cose del genere?”
“No! La magia che possiedo proviene direttamente dal mio cuore, ed i miei poteri prendono forza esclusivamente dal mia mente” – rispose l’altro; poi continuò, vedendo i musi ancora più confusi delle altre tre.
(Rif. Pagina 125)
"Semplicemente... Pongo (strano caso a Terracilandia): stralcio del XVII Capitolo...
Tutte e tre erano sbalordite ed incredule sulla conclusione della vicenda col ghepardo. Si chiedevano in modo martellante, ma senza venirne a capo, cos’era quella luce e chi le aveva così tempestivamente aiutate. Quando, con la velocità di un fulmine, ricomparve di nuovo quel bagliore, ma stavolta proprio davanti a loro. A poco a poco si delinearono i contorni di una sagoma: prima il naso, lungo e appiattito, poi le zampe verdi e membranose, per finire gli occhi piccoli ma molto vivaci.
“Chi sei tu?” – prese coraggio per prima Rughy; niente la spaventava e, rispetto a Pongo, aveva riacquistato più rapidamente le energie e la prontezza di spirito.
“Mi sembra di scorgere la forma di un carapace! Anche se è meno alto del solito” – proseguì Penny, alzandosi sulle sue zampette e dirigendosi verso quella luce. Subito dopo fece lo stesso Rughy, ma per maggior sicurezza aveva caricato la sua pistola agganciata al carapace.
Quando furono abbastanza vicine, la luce sparì all’improvviso e la sagoma dell’animale fu chiara a tutti i presenti. A quel punto Penny e Rughy furono prese dalla sgomento e fecero un sobbalzo all’indietro. Poi l’altro interlocutore iniziò a parlare:
“Scusate se vi ho messo paura, succede sempre così quando cerco di avvicinare i miei simili. La mia magia è troppo potente!”
“Magia?” – esclamò Rughy cercando di capirci di più, essendo questa la sua più grande passione – “allora anche tu fai esperimenti con pozioni e cose del genere?”
“No! La magia che possiedo proviene direttamente dal mio cuore, ed i miei poteri prendono forza esclusivamente dal mia mente” – rispose l’altro; poi continuò, vedendo i musi ancora più confusi delle altre tre.
(Rif. Pagina 125)
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