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Gemelli sì, ma biovulari

Marca Sfavilla

È la cronaca di un patto prenatale infranto. I gemelli partono tutti con un contratto biologico giurato durante la permanenza intrauterina, ma il mantenerlo è poi legato a una distribuzione di talenti non equa e a esperienze postnatali diverse. Lo scambio serrato di fisicità, emozioni, tensioni, stabilisce tra i feti un legame unico, indissolubile, un’esperienza di socializzazione biologica prenatale che disperde l’io nel noi. In questo patto però c’è più di quanto espresso, c’è il tacito, il non detto che riguarda la reciproca sfera affettiva. C’è una trasfusione solidale di forza, di comunicazione immediata che sottende sempre tutto ancor prima che accada. Con la nascita tuttavia i due gemelli, divenuti individui, sono spinti, dall’ambiente familiare prima e sociale poi, a infrangere il patto prenatale, a perpetrare, ognuno su un piano diverso, un tradimento necessario ma lacerante. La cronaca di questo continuo amare e tradire, sentirsi amati e traditi, raccontata con gli occhi e la passione di Gemella, rende il romanzo un unicum all’interno della cosiddetta letteratura gemellare. La ricostruzione delle singole fasi della vita che hanno reso sempre più incolmabile il distacco e sempre più accorato l’anelito a quell’unità originaria, dà conto non solo degli aspetti psicoanalitici, ma si accompagna a una ricostruzione ironica di una determinata società Anni Sessanta, con inquietanti aperture ad atmosfere occulte e influenze nefaste di polveri di scavo. Alla banalità di scelte vitali quale l’amore per il marito e la dedizione alle figlie da parte di Gemella, si oppone una chiusura progressiva alla comunicazione, una sordità emotiva solipsistica di Gemello. Tuttavia, i percorsi delle emozioni sono incoerenti, il loro è un ritmo senza leggi, anarchico, che non da risposta almeno non nel senso comune di razionalità. È un moto di pancia, che implode dentro spezzettando il cuore e separandolo in tanti frammenti che si vanno poi a ricombinare in configurazioni diverse, ed è per questo che poi i conti non tornano. L’altalena dei sentimenti costringe a rinunciare a cercare tessere che chiudano il disegno. Nulla verrà mai chiuso.


Recensioni La favola violenta della vita in questa scrittura ha trovato una interprete di livello. L'opera "Gemelli sì, ma biovulari" di (nom de plume?) Marca Sfavilla parla di uno scorrere di eventi autobiografici. Leggendo la prefazione il lettore viene informato che questo è l'intento perfino a scopo terapeutico. Un grande, tragico evento si trasforma. La parola scritta, comunicazione del cuore, afflato della mente si stacca dalla storia e lavora a costruire scenari, a descrivere momenti topici, a realizzare il graticcio su cui verrà messo ad essiccare il prodotto dell'operato dei protagonisti.

Si dipana una vicenda umana, con i tempi giusti, le conseguenze delle azioni, e i commenti a queste azioni, ma lo scenario che ne deriva fa pensare a certi momenti di Grandi Speranze di Dickens, lo scrittore che Manganelli indicò come uno scrittore "nero". Manganelli infatti diceva, nel suo Letteratura come menzogna, di Dickens"…..le sue trame sono… da inseguire con il fiato in gola: non meno poderose che temerarie". L'apparente semplicità di quello che viene raccontato viene prodotto da strati e strati di altri fatti intrecciati tra loro e sovrapposti. La vita dei due principali protagonisti è indagata con cura fin dal concepimento, per dare spazio a tutte le interpretazioni possibili dello straordinario rapporto che esiste tra soggetti gemelli. La letteratura gemellare, medica, storica, psicologica offre tanto materiale e questo si inscrive a buon diritto in quella, ma qui c'è in più la descrizione raffinata e documentata di un aspetto della gemellarità: ad ogni gemello viene offerto il dono di sentirsi unico nella duplicità ma particolarmente deprivato della possibilità di immaginarsi "specchiato".


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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 182
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6223-994-3

Biografia

foto autore Marca Sfavilla
Marca Sfavilla è nata e vive a Napoli. Laureata in biologia ha vinto prestigiose borse di studio negli Stati Uniti dove ha avuto modo di affiancare agli studi scientifici anche seminari sulla psicologia dei gemelli. Ha preso parte a un gruppo di ricerca su "L’esemplare gemello" da cui è emersa la peculiare particolarità del rapporto a due, che nei gemelli assomma tutte le relazioni duali che si sperimentano nel corso di una vita. Il gemello tende dapprima a identificarsi col genitore dello stesso sesso, quindi con gli amici ed infine nel rapporto con la persona amata sempre però includendo l’altro gemello e non sempre serenamente. Seguendo le indicazioni più frequenti emerse dai suoi studi, la Sfavilla si è avventurata nella ricostruzione della vita di due gemelli ideali e, ricomponendo tessere attinte da più testimonianze e collegandole con passaggi di fantasia, ha inventato una storia.
Gemelli sì, ma biovulari non è un’opera scientifica, ma riporta emozioni e sentimenti reali che rivivono in un romanzo inventato. È l’opera unica della Sfavilla la quale è single per scelta. Sostiene però che i rapporti relazionali di qualsiasi tipo di coppia possono trarre giovamento dal suo romanzo, in cui la drammaticità della vita è attenuata dallo sguardo ironico teso a sottolineare sempre la "leggerezza dell’essere".

Le sue opere pubblicate:

Stralci

10 Stralci

Bambina spericolata!

A lei il parapetto non serve, sa perfettamente stare in equilibrio… che eccitazione guardare la strada dal quarto piano senza protezione! […] E se non ce la facesse? Se davvero non ce la facesse… i suoi troverebbero il suo corpo sfracellato su quel marciapiedi. Gemella crede quasi di sentire le urla di dolore dei suoi. Prova piacere. È bello sapere che si lascia così tanto dolore. E i funerali? Sontuosi, con la bara bianca e tutti che si strappano i capelli… poi vede il viso sconvolto di Gemello, lo immagina proseguire da solo quella vita che deve invece vederli sempre uniti fino alla morte, la quale deve avvenire in simultanea, come la nascita e solo quando saranno molto vecchi. Si terranno per mano per aiutarsi a morire […] Guarda giù e vede Gemello inseguito dalla madre e dal padre. Per un attimo vacilla. Se la vedono! Torna in sé e indietreggia. Per far prima si mette a cavalcioni sul corrimano della scala a chiocciola e si lascia scivolare. Per fortuna rovina sulla poltrona di vimini che sta proprio ai piedi della scala, afferra il libro dei compiti delle vacanze ed è in quella posa che la trovano i suoi.

(Rif. Pagina 28)

Recensioni

1 Commento presente. Media voto 5/5

Daniela Dominici 03/12/2011

È la storia di un patto prenatale tra due gemelli. Ma in questo patto però c’è di più di quanto espresso, c’è il tacito, il non detto che riguarda la loro sfera affettiva reciproca. C’è una trasfusione solidale di forza, di comunicazione immediata che sottende sempre tutto ancor prima che accada. Il loro abbraccio non è più solo funzionale, non è solo necessità di adattarsi agli spazi angusti disponibili, ora è anche un passaggio d’amore che lega sempre più strette le loro esistenze in una circolazione unica di affettività esclusiva, di complicità che li fonde in un ‘noi’ singolare, in un’individualità collettiva, solo gemellare, perché solo i gemelli hanno già imparato a spartire prima ancora di nascere…” Ecco l’essenza dell’elemento che ne sarà il leitmotiv, il fil rouge: la “gemellitudine”, il loro essere un “noi” singolare, un”individualità collettiva”.. L’opera prima di questa autrice mj ha completamente avvinta, stregata sin dalle prime battute in cui inizia la difficile convivenza uterina e i gemelli stringeranno quel patto indissolubile che li terrà legati tutta la vita e che si infrangerà solo con la morte di uno dei due “…ma è lei che ha paura di restare sola, è lei che ha paura di essere un ‘io’, che si è sempre aggrappata a questo ‘noi’ che esiste solo nella sua testa!…” E’ la cronaca di un continuo amare e tradire. Questo libro è, secondo me, un inno alla “gemellitudine”, un’esperienza che segna per sempre la vita dei protagonisti che non dimenticheranno mai quel “contratto biologico” tacitamente sottoscritto durante la loro permanenza intrauterina. Lo consigliamo vivamente sia ai genitori di gemelli biovulari per comprendere meglio questo legame così unico tra i loro figli che alle coppie gemelle che potranno forse ritrovare in alcuni passaggi del libro emozioni, sensazioni, situazioni da loro vissute.

Voto: 5/5