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Ciro Abbate
Ciro Abbate, nato a Villaricca il 28 agosto 1985, cresciuto a
Giugliano in Campania (NA) in una famiglia (potenzialmente)
benestante, scrive le sue prime poesie a diciassette anni e partecipa,
negli anni che seguono, a numerosi concorsi dai quali ottiene varie
pubblicazioni.
Studia poco e male, arrivando al conseguimento del diploma come
Tecnico delle industrie elettriche, dopo una travagliata (per colpa sua
all'80%) carriera scolastica.
Nel settembre del 2007, all'età di ventidue anni edita la sua prima
raccolta poetica dal titolo "Le Perle Nere", iniziando così la sua
silenziosa carriera da scrittore. Registra numerosi consensi, sorrisi e
pacche sulle spalle, da amici, parenti e beneauguranti.
Altre forme di scrittura attirano la sua attenzione, o meglio la sua
curiosità; sempre nel 2007, infatti, comincia l'iter biennale per
l'iscrizione all'ODG (Ordine Dei Giornalisti) della Campania,
Durante il biennio svolge oltre a quello di
aspirante giornalista, numerosi lavori (lavoretti); iniziando da
"ragazzo dei giornali" (distribuzione), proseguendo come tipografo
improvvisato per finire al volantinaggio. Mette così da parte i soldi
necessari per l'iscrizione all'ODG e per una strana idea che gli
pervade il cervello: l'università. Nel settembre del 2009 s'iscrive alla
facoltà di Scienze Politiche e inizia un nuovo percorso di studio
(stavolta senza travagli apparenti).
Nel novembre dello stesso anno entra a far parte dell'albo dei
giornalisti pubblicisti, dando il via ad un'altra silenziosa "carriera".
Tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010, grazie ad un suo grande
amico e compagno di redazione inizia a frequentare l'Ass. ALI
(Associazione Libera Italiana) di Villaricca, durante l'annuale
rassegna teatrale. Da qui in poi gli si aprono numerose porte. E' così
infatti che si avvicina al teatro, con qualche comparsata in un paio di
spettacoli (dalle quali deduce che è molto meglio vederle le
rappresentazioni teatrali anziché entrarvi a far parte).
Poco dopo fa il suo ingresso nella neonata compagnia Spazio ACE
(Arte - Cultura - Eventi), dove più che una semplice passione o un
mero svago, trova la sua seconda famiglia. Un gruppetto di
appassionati, volenterosi e caratteristici personaggi (alcuni molto,
molto caratteristici).
Comincia con loro un altro percorso e si lega sempre più al teatro
(ancora seduto in poltrona), al punto che all'inizio della successiva
rassegna teatrale spinge per far parte della giuria giornalistica.
Fornisce un (quasi sempre) valido aiuto anche come vice
organizzatore della rassegna e collabora per la preparazione di
numerosi eventi. Durante uno di questi, "Un ponte per Sarajevo",
conosce un duo musicale e rispolvera un'altra vecchia (mai del tutto
appassita) passione, il pianoforte, divenendo così il tastierista del
gruppo musicale JOxBACCO, grazie al quale arricchisce le sue
"doti" musicali e intraprende numerose esperienze: feste di piazza,
spettacoli di beneficenza, intermezzi musicali, contest, festival,
esilaranti interviste radiofoniche e molto altro. Nell'edizione 2010,
2011 e 2012, porta il suo "bagaglio" giornalistico - musicale al
LibereVociFestival, dopo esser stato selezionato per far parte della
giuria giornalisti per il premio della critica intitolato al professor
Mimmo Marrone.
La fotografia è la più recente delle sue passioni e in essa trova
l'ennesimo sfogo per la sua discreta e mai troppo appariscente
vanità; osservando se stesso attraverso i suoi scatti, come in uno
specchio incantato (a volte in frantumi) e riscoprendo di sé la tal
volta orrenda visione della realtà e la più consueta voglia di viverla
tutta, nel bene e nel male.
Oggi l'Abbate, passa le giornate come un vero decadentista di fine
ottocento dedicandosi alla
meditazione, all'introspezione, all'estro creativo e a tutti quei termini
eleganti che gonfiano il semplice e genuino, dolce (molto amaro in
verità) far niente.
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