Quel prato verde
Paolo Spotti
Milano, anni sessanta. Marcello coltiva un sogno: da semplice operaio, arrivare a calcare un giorno i campi verdi di Wimbledon. Ad aiutarlo ci penserà Gianni, giornalista sportivo con velleità letterarie, che deciderà di adottare idealmente il ragazzo, colpito dalla sua caparbia determinazione e dal suo talento.
Marcello ce la mette tutta, si divide tra il lavoro in tipografia e allenamenti sui campi. È un piccolo campione di risultati, di volontà, di sacrificio. Tra i suoi sogni di rivalsa una ragazza: Giulia. Bella, ambiziosa, capace di vedute autentiche. Lui proletario, lei borghese. Lei vuole rinunciare ai suoi privilegi, lui vuole impadronirsene. Ad unirli, un filo sottile e intenso fatto di sensualità, malizia e confronti concreti.
Quel prato verde non è solo la storia di un giocatore di tennis, né il racconto di uno sportivo a confronto con i propri limiti e con i propri orizzonti; non è solo una tenera storia d'amore né il ritratto di due giovani in formazione; è la storia di un sogno, realizzabile unicamente con concretezza e dedizione, con sacrificio e determinazione, in quegli anni un po' speciali, gli anni sessanta, in cui ai giovani era consentito di sognare anche l'impossibile.
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Dettagli
| Libro: |
Bianco & Nero |
| Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
| Copertina: |
Morbida |
| Pagine: |
180 |
| Categoria: |
Narrativa |
| Editor: |
Photocity Edizioni |
| Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Paolo Spotti
Paolo Spotti nasce a Milano nel 1975. Appena impara a camminare, impugna una racchetta di legno. Studia cinema all'Università Cattolica e si specializza al Centro Sperimentale di Cinematografia in un corso di Sceneggiatura e Produzione Fiction. Attualmente collabora con le testate giornalistiche sportive di Mediaset e Sky in qualità di video-editor. Lo sport è tutta la sua vita e questo è il suo primo romanzo.
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