Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
184 |
Categoria: |
Diari e Agende |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Antonio Speranza
Antonio Speranza nasce nel 1984 e cresce, fino alla maggiore età, a Valguarnera (En), un paese dell'entroterra siciliano. Ha da sempre un'enorme passione per la natura, cosa che lo spinge, al momento della scelta universitaria, a studiare Biologia. Dopo la laurea, vince una borsa di studio e vive per un anno in Germania. Trascorre poi otto mesi viaggiando e lavorando in Australia. E' del parere che Viaggiare sia fondamentale per ogni essere umano, come processo di sviluppo della propria persona, ed è proprio questo messaggio che vuole trasmettere con la prima sua opera, "Koala, fate e altre avventure australiane".
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Stralci
2 Stralci
Attorno ad Alice Springs
E non c’è nulla all’orizzonte, solo un silenzio estremo; tutta la vegetazione è secca, solo gli eucalipti e le acacie hanno ancora qualche foglia verde. Non una goccia d’acqua e nessun essere umano, ma solo solitudine per centinaia di chilometri. Probabilmente, vista la solitudine e la vastità del posto, solo pochi altri esseri umani hanno messo piede su quelle rocce.
(Rif. Pagina 38)
Attorno ad Alice Springs
E non c’è nulla all’orizzonte, solo un silenzio estremo; tutta la vegetazione è secca, solo gli eucalipti e le acacie hanno ancora qualche foglia verde. Non una goccia d’acqua e nessun essere umano, ma solo solitudine per centinaia di chilometri. Probabilmente, vista la solitudine e la vastità del posto, solo pochi altri esseri umani hanno messo piede su quelle rocce.
(Rif. Pagina 38)
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L`incontro coi "figli dei fiori"
... Da quello che capisco, vive nella foresta, in una tenda e
con un frigo portatile inserito nel terreno per tenere fresco il cibo. Va
in città ogni due settimane a comprare da mangiare e prendere soldi
dalla banca. Non sente per nulla la mancanza di famiglia e amici,
perchè li sente una volta al mese; d’altronde, i suoi sono divorziati,
non vede quasi mai suo padre, nomade anche lui da diversi anni, e
rifugge da brutte esperienze con case ed esseri umani.
(Rif. Pagina 86)
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