LE IDEOLOGIE
Eppure se ci guardiamo intorno non sembra che l’uomo dal punto di vista etico-morale abbia fatto grandi progressi: sono di ogni giorno le notizie di stragi, di guerre in corso, di guerre annunciate, di ingiustizie patite da chi, per poca cultura o poco potere, non è in grado di difendersi. Se leggiamo le storie della Bibbia, che, per la parte riguardante il Vecchio Testamento, è fra i libri più antichi dell’umanità, vi troviamo storie di guerre, di inimicizie, di uomini che insidiavano donne, di donne che seducono uomini, di donne e uomini che, insieme, inseguono il denaro e il potere. Non sembra ci sia una grande differenza tra le storie di ieri e le storie di oggi, se non, nei mezzi usati per perseguire i propri fini.
(Rif. Pagina 50)
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IL PROBLEMA DELL`INFORMAZIONE
Se pensiamo a cosa sia la verità, di sicuro, non possiamo equipararla ad una roccia monolitica, dalle pareti lisce, lucide, bella da vedere e semplice da comprendere, ma piuttosto, ad un masso poliedrico dalle tante facce che, a secondo di come è illuminata se ne riesce a vedere solo qualcuna mentre le altre restano in penombra o al buio, sconosciute.
(Rif. Pagina 92)
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L`UOMO
Le azioni dell`uomo primitivo erano direttamente collegate al raggiungimento di uno scopo primario: egli si nutriva di ciò che cacciava, pescava, raccoglieva o coltivava. Nelle moderne società non è più così: un`insegnante non si nutre dei concetti che insegna, ad un metalmeccanico risulterebbero indigeste viti e bulloni.
Di questo cambiamento avvenuto nell`agire dell`uomo non si ha consapevolezza; la socialità della razza umana si esprime attraverso un agire sempre più articolato e complesso per cui ognuno riesce a comprendere solo il piccolo segmento di attività che svolge.
(Rif. Pagina 27)
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TEMPI MODERNI
L’essere umano, fin da quando ha fatto la sua comparsa, ha fatto della socialità un punto di forza nella lotta per la sopravvivenza e il primo nucleo di aggregazione è stata la famiglia ovvero quel gruppo di persone legate da rapporti di parentela e consanguineità. All’interno della famiglia l’uomo trovava la sicurezza e il calore necessario a superare gli stress quotidiani, l’aiuto e la complicità, l’opportunità di riprodursi e perpetuare la specie, la possibilità di porre in essere strategie di caccia, le braccia necessarie a coltivare un campo.
(Rif. Pagina 30)
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TEMPI MODERNI
Quando si parla di formazione l’immagine che si affaccia alla nostra mente è quella di un setting d’aula ovvero di una struttura educativa istituzionalizzata, deputata all’ insegnamento ed alla trasmissione delle conoscenze attraverso un approccio perlopiù frontale. In essa un insegnante o un formatore, detentore del sapere lo trasmette agli allievi in maniera diacronica durante il percorso della vita: prima la scuola e poi il lavoro, il momento dell’istruzione precede ed è separato da quello della sua messa in pratica.
La società contemporanea è caratterizzata da un continuo cambiamento, da flessibilità e da modelli socio culturali globalizzati; essa si configura come una società della conoscenza. Al suo interno l’apprendimento ne diventa un elemento costitutivo e non può essere relegato ad un periodo della vita ma va perseguito e costruito durante tutto l’arco della propria esistenza.
(Rif. Pagina 37)
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SCIENZA E TECNOLOGIA
Il periodo che ci troviamo a vivere è quello che viene definito della scienza positiva, ovvero quello dove ogni affermazione o teoria deve avere un riscontro positivo attraverso una dimostrazione inoppugnabile di quanto asserito; ogni esperimento, ogni esperienza deve essere ripetibile all’infinito e dall’esito prevedibile. In virtù di ciò, tutto quanto attiene la sfera metafisica, tutto ciò che trascende il mondo sensibile è automaticamente escluso da qualsiasi tipo di indagine. Ciò che non è quantificabile, ciò che non è misurabile quindi non solo non è oggetto di indagine, ma viene guardato con sospetto e scetticismo. Nessuno scienziato moderno accetta l’esistenza di un campo di energia mistica capace di influire su un oggetto se prima non è stato misurato e se ne è spiegato il funzionamento. Il valore, l’importanza del sapere oggi è universalmente riconosciuto e strutture specifiche come scuole e università sono deputate alla sua trasmissione alle generazioni future
(Rif. Pagina 58)
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