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Pelle di fico

Katia Ceccarelli

I I retroscena di una storia familiare semplice si rivelano a poco a poco portando alla luce fatti antichi e scomodi. Parentele sconosciute e legami di sangue che per la società invece non esistono..

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 144
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6581-262-4

Biografia

foto autore Katia Ceccarelli
Katia Ceccarelli (Roma, 1970).
È autrice di racconti ispirati alle culture dell'eros pubblicati dallo storico Blue e di altri inclusi in antologie Mondadori sotto pseudonimo. Nel 2006 esce con Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri il suo saggio di costume dal titolo Lolite - storie e visioni di piccole seduttrici.
La fotografia è l'altro linguaggio con cui racconta storie, da diversi anni partecipa a mostre ed eventi d'arte fino a ottenere il riconoscimento di essere inclusa fra i fotografi del Mammoth Book of New Erotic Photography nel 2010.
Appassionata del WEB, potete trovarla in giro per blog e webzines col nome di "Koshka".

Le sue opere pubblicate:

Stralci

1 Stralci

Nunziatina

Nunziatina era figlia di padre ignoto e pure della madre non si poteva stabilire il cognome con certezza. Aveva tre figli che parevano una collezione di varia umanità: Nenè era alto e robusto con i capelli rossi, spiccicato al fabbro, Mimì corto e nero come Ciccio il cantoniere e Carino biondo e magro come Giacomino Tucci che teneva lo spaccio in paese. Sui figli di Nunziatina i paesani non avevano dubbi ma lei non aveva mai detto con chi li aveva fatti anche perché non lo sapeva manco lei. Coi suoi figli e con la madre anziana campavano come i passeri: trovava da mangiare come per caso, un po’ facendo servizi nelle case, un po’ con qualche giornata in campagna e con qualche piccolo ricatto a chi sapeva lei. Sapeva sempre tutto di tutti e allora, per non farla parlare, spesso e volentieri i paesani le allungavano qualche soldo o un po’ di cacio, una bottiglia d’olio, uova fresche e frutti. Alla fine, stava meglio di tanti altri e pure i figli avevano trovato di che lavorare. Per non fare sospettare di cose losche, i tre presunti padri avevano preso a bottega o aiutato con qualche raccomandazione Nenè, Mimì e Carino, solo che li avevano mischiati come si fa con le carte e allora il fabbro s’era pigliato come apprendista Mimì "lu curt", Ciccio il cantoniere aveva trovato un raccomandazione per Carino e Giacomino Tucci s’era messo a garzone di bottega Nenè "lu rusce"...

(Rif. Pagina 48)

Recensioni

2 Commenti presenti. Media voto 3/5

Maria Canizares Enriquez 14/09/2011

Un affresco della piccola e piccolissima provincia italiana molto godibile che ricorda i film neorealisti, una storia che sarebbe stata perfetta interpretata da attori non professionisti che parlassero solo dialetto. Lo scritto di Katia é un vero libro in bianco e nero, con personaggi ben tratteggiati sui quali spicca, a mio gusto, la sartina Aida `mezzasorda` ma con cervello per due, abile con le stoffe e altrettanto nel disegnare la trama che la riguarda più da vicino. Bella e necessaria l`idea del glossario a fine libro. Una lettura valida.

Voto: 3/5