Come foglie aranciate...

Cesare CHIARI

Raccolta di liriche brevi, intense, ricamata nella terra di nessuno di uno spirito crepuscolare, “Come foglie aranciate” s’inoltra lungo i sentieri che conducono, dopo un lento viaggio circolare, a rintracciare in se stessi il significato ultimo dell’esistenza. Da qui il valore intrinseco. Si tratta, però, senza dubbio anche sotto il lato formale della prova migliore di Cesare Chiari, un poeta ormai giunto alla piena maturazione. Il suo percorso ricorda l’importanza di accompagnare la produzione d’istinto a un’attenta riflessione, strada difficile e faticosa ma unica certezza di raggiungere la meta. Questi versi ne fanno una delle voci più interessanti della lirica italiana di oggi.

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Dettagli

Libro:	Bianco & Nero
Formato:	14,8 x 21 (A5)
Copertina:	Morbida
Pagine:	102

Categoria:	Poesia
Editor:	Photocity Edizioni
Lingua:	Italiana

ISBN:

978-88-6581-339-3

Biografia

Cesare CHIARI
Cesare Chiari è nato a Reggio Emilia nel 1961; vive in provincia di Gorizia.
E' un Ufficiale di carriera che coltiva da sempre l'interesse per la poesia e la letteratura.
Dopo aver frequentato il Collegio Navale "F. Morosini" a Venezia, ha terminato gli studi classici ed è entrato all'Accademia Militare di Modena.
Laureato in Scienze Politiche a Bologna e in Scienze Strategiche a Torino, ha conseguito il "Master di 2° livello" in Scienze Strategiche.
Scrive sin dall'adolescenza, in versi e in prosa, ispirato da svariati temi sociali, filosofici, letterari, storici, religiosi e professionali.
Ha pubblicato diversi articoli di carattere professionale su "Rivista Militare" e su "Rivista di Cavalleria" e ha collaborato come relatore col Gruppo di Studi Storici "Historia" di Pordenone e con il Limes Club Pordenone-Udine.
Ha partecipato con successo ai seguenti concorsi e premi letterari: Concorso nazionale "Trifolium 2008", "V festival della Poesia di Atene", Concorso nazionale "il Federiciano 2009", "Premio Wilde 2° edizione", in seguito ai quali alcune sue liriche sono state selezionate e pubblicate.
In campo editoriale ha esordito nel 2008 con la raccolta di versi "Affreschi di vita" (SBC Edizioni), opera premiata al Premio nazionale di poesia "La Lode 2009".
Nel 2009 ha pubblicato il diario di riflessioni e versi "Alfabeto dell'anima" (SBC Edizioni).
Nel 2010 , pubblicato il romanzo d'esordio "Renovacao - Morte e rinascita a Bahia" (Edizioni Albatros - Il Filo).
Sempre nel 2010 ha pubblicato il romanzo storico "Per la patria, per l'onore - Una storia dimenticata" (Aviani & Aviani).

Le sue opere pubblicate:

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Amaro Rimedio

Con il trascorrer d’anni, e d’amarezze, ambienti e circostanze han messo la cravatta finanche alla mia indole, selvatica ed acerba d’illuso ed idealista. M’han posto sotto doma, alla frusta, per non venir patito qual’organismo avulso, sostanza andata a male o cibo a rischio d’intolleranza alimentare; soggetto un po’ impudente, indocile e dalle idee bislacche, passibile di censura quanto mai dura e giusta o di penoso scarico nella cloaca dei reietti. Così, alla fine, anch’io ho scovato scavando tra i dolori, la giusta panacea: amara ma efficace, come i buoni rimedi d’una vecchia, cara zia. Apprendo, quindi, in fretta, applicandomi a vincere la nausea mentre m’esercito con esiti brillanti ad esser pienamente simile loro: un modello d’ipocrita perfetto!

(Rif. Pagina 13)

Recensioni

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Marina 22/09/2011

Un coinvolgente viaggio sentimentale attraverso fatti e persone - “le occasioni” del poeta - che mette in luce la dimensione etica, spessore intellettuale, capacità d’analisi e ampiezza d’orizzonte dell`autore. Liriche brevi, intense, sbocciate lungo sentieri che conducono, dopo un lento viaggio circolare, a rintracciare in se stessi il significato ultimo dell’esistenza. Una delle voci più interessanti della lirica italiana emergente.

Voto: 5/5

Roberto Vitale 14/09/2011

Ho letto e assaporato le righe che scorrono impetuose in uno sposalizio d’amore dato alla luce con il libro “Come foglie aranciate”. Sono righe che fanno del volume un compagno di viaggio lungo le strade di una vita vissuta. Solo recentemente ho scoperto Cesare Chiari poeta, conoscendolo, prima, come ufficiale dell’Esercito italiano, e ciò mi ha offerto un’ulteriore occasione di dedicare del tempo alla lettura. Non essendo un critico e, soprattutto, non avendo le qualità per giudicare con competenza l’ultima fatica di Chiari, mi limito a rappresentare che, con il libro “Come foglie aranciate”, ho soddisfatto la necessità di riempire il mio animo di versi “colorati”, versi di una vita vissuta profonda quanta immensa. Scrivere è, forse, comune a molti, trasmettere qualcosa, far vibrare le corde del cuore è, invece, comune a pochi. Cesare Chiari è uno dei pochi. Roberto

Voto: 5/5

Federico Moro 02/09/2011

Poesia d’occasione sembra definizione banale e riduttiva per l’impegno dell’autore: non lo è, però, quando a diventare “occasione” sia l’intero spettro della complessità contemporanea. È il caso di questa silloge, il cui titolo riprende quello di uno dei testi con maggiore impatto emotivo. “Come foglie aranciate” dischiude al lettore una finestra sulla dimensione etica e lo spessore intellettuale di un poeta cui non mancano capacità d’analisi e ampiezza d’orizzonte. Il risultato è un viaggio sentimentale attraverso fatti e persone, “le occasioni”, che il poeta incontra nella vita quotidiana segnandola come stazioni di una personale e unica via verso la consapevolezza. L’attesa escatologica rappresenta una delle chiavi interpretative della raccolta e ne costituisce l’ordito spirituale, intessuto nella tradizione cristiana. È, però, l’intera gamma dei rapporti con l’altrove a tornare nei versi di Cesare Chiari. Si tratta di una presenza forte e positiva, che aiuta il poeta fornendo risposte certe alle domande poste dall’inquietudine dell’anima. Quest’ultima è generata dalle molteplici situazioni incontrate oppure da una sorta di “ribellismo” soggettivo, rivendicato quale cifra caratterizzante la propria dimensione intima. È davvero così? Il dubbio resta sospeso perché lo scenario, di colpo, cambia, immergendo il lettore nei labirinti del sentimento amoroso. Fisico, carnale, a tratti sensuale, di sicuro appagante, l’amore è sempre sul punto di rovesciarsi nel suo opposto, generato dal vuoto dell’assenza, dalla sottrazione di quanto perduto, dal dolore irreversibile. Si tratta di una fase fondamentale nella poetica della raccolta perché introduce il disincanto della delusione, la frustrazione del piegarsi alla realtà orfana d’illusioni, l’amarezza della sconfitta. Eppure la speranza resiste e trova alimento nella magia delle parole, lette, ascoltate, scritte.

Voto: 5/5

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