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Soffia il vento dell'est

Enrico Bo

Un`avventura cominciata per caso che a poco a poco ha preso forma ed è diventata un tormentone quasi quotidiano che spinge l`autore a scrivere ricordi, considerazioni, punti di vista personali. Una tuttologia fenomenologica che ormai gli ha preso la mano e che non riesce più a frenare.

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 384
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6581-194-8

Biografia

foto autore An Li Ke
Enrico Bo nasce nel 1946 ad Alessandria, città che non ha mai veramente lasciato e dalle cui nebbie e dai cui ritmi provinciali ama lasciarsi cullare. Ha frequentato il locale Liceo Classico Plana, lo stesso in cui qualche anno prima studiava Umberto Eco, cosa di cui mena gran vanto. Laureatosi in Scienza Agrarie a Torino ha sempre mescolato nel suo lavoro e nella vita queste origini contrastate tra scienza e classicità che lo ha portato a diventare un tuttologo accanito, sempre spinto dalla curiosità e dal dubbio. Necessità che lo hanno condotto a lungo in giro per il mondo, cercando di capire senza giudicare. Sfoga quasi ogni giorno queste pulsioni nel suo blog "Soffia il vento dell'est" dove tenta di ordinare con fatica la confusione di argomenti e di idee che ha messo insieme in tutti questi anni di viaggi e di impressioni. Un insieme apparentemente casuale che trova un filo logico nella ricerca e nei ricordi di emozioni passate e presenti e che oggi ha tentato di raggrumare in un libro, forse perché col passare del tempo, con la carta in mano si ragiona meglio.

Le sue opere pubblicate:

Stralci

5 Stralci

Rosso corallo. Un pezzo che richiama la foto della copertina, fatta a Pechino nel 2004.

"Il rosso è il colore del corallo, è il colore della gioia, della bellezza. Di questo colore devono essere le labbra di una donna. E deve avere la bocca piccola, gli occhi rotondi e delicati piedi minuscoli." Questo mi ripeteva sempre Chen, a Xi An, quando andavamo a cena tra le bancarelle del mercato notturno. Guardava le ragazze, dietro i banconi con l`occhio pensoso del mandarino che sceglie le concubine per il figlio...Orgoglioso, ma pacato, con un atteggiamento di nobiltà nei modi e nella postura che non si impara, ma ci si porta dalla nascita. Parlava un italiano perfetto, con termini ricercati e precisi ed una pronuncia inusuale per un cinese, senza confondere la r con la l, imparato in una dura scuola e proseguita in anni trascorsi all`Ambasciata in Italia con compiti sfumati. Sceglieva le parole con cura e le diceva a voce bassa e suadente, guidandomi nella tortuosità dei contatti e dei complessi schemi di cortesia del suo paese. Rideva, ma sommessamente, dei miei tentativi di compitare qualche semplice carattere o mentre modulavo le diverse tonalità della pronuncia cinese. "Hai detto cavallo, non madre, signor An Li Ke." e mi correggeva con delicatezza. Sembrava sorridere della mia frustrazione di aver speso giorni in una estenuante trattativa per un impianto per produrre yogourth non andata a buon fine. Era come estraneo alla concitazione del business ed alla furia affaristica che percorreva il paese. Troppo nobile per farsi coinvolgere, troppo Tao per agitarsi per gli insuccessi. Lo turbava solo la bellezza delle foglie giovani del bambù, la nebbia azzurra che saliva sulle colline lontane, il pallido sole del tramonto, le carpe dalle scaglie dorate del lago, il rosso corallo delle labbra ed i piccoli piedi delle ragazze. Rimase poco con noi, di corsa in un mondo che gli apparteneva poco. Aveva mani lunghe e sottili Chen di Xi An.

(Rif. Pagina 65)

Recensioni

1 Commento presente. Media voto 5/5

enrico bo 24/10/2011

Questa recensione è comparsa sul blog di Popinga il 18/10/11 al link sottostante.

Voto: 5/5