Dalla padella alla brace: Yuri nella trappola dei Mortal Knight
Vedendo i rubini aumentare di splendore e potere, Yuri si spaventa sempre di più, inconsapevole che è proprio la sua paura a far aumentare il potere contenuto nei rubini.
“Che cosa vuoi?”.
Una forte ondata di potere esce dai rubini e colpisce Yuri, sentendo dentro di lui qualcosa che sta per scatenarsi, entra in trance e il potere cresce abbastanza rapidamente da occupare per intero il cuore, il cervello e l’anima.
Quando sente che il potere demoniaco è completamente diffuso nel corpo della sua preda, Monia si avvicina e gli mette la mano sulla spalla sinistra.
(Rif. Pagina 11)
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Giornata d`ufficio, nottata da spettacolo
Angel chiude il portatile e scende dalla macchina con una valigia, la apre e prende il suo armamento che comprende un fucile a pompa con tanto di munizioni, siringhe automatiche riempite con nitrato d’oro e acqua santa e le sue fidate pistole.
Una volta prese le sue armi e nascondendosi nel buio, si avvicina alla villa e trova il generatore elettrico dove collega un dispositivo per interrompere temporaneamente la corrente, poi usando una scala antincendio sale sul tetto della villa, attraverso un vetro vede tutti i demoni riuniti intorno ad un tavolo che pregustano la loro cena che altro non è che un cadavere, Angel prende dalla tasca dei suoi jeans il detonatore collegato al dispositivo, preme il pulsante e toglie la corrente, non appena vede che la luce è andata via salta dalla finestra entrando nel salone, dalla sua cintura prende un bengala e lo accende per poi metterlo al centro del tavolo, infine estrae le siringhe e le lancia ognuno nella testa di ogni demone anziano presente nella sala, non appena il nitrato d’oro e l’acqua santa penetrano nei loro cervelli muoiono in un istante, non appena la corrente ritorna tutti i demoni si accorgono di lui.
“Gran bella festa ragazzi, peccato che non abbia ricevuto l’invito”.
(Rif. Pagina 14)
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L`inizio della fine
Mentre stava tornando a casa dopo un’intensa giornata di lavoro, Eva intravede in lontananza una strana figura, ferma la macchina e scende per controllare cos’è, quando si avvicina vede che è il cadavere mutilato di un uomo, vedendo che verso di lei stava venendo un Tir, corre verso con la mano alzata incitando l’autista a fermarsi e dopo qualche secondo si fermò, non capendo il perché è stato fermato, l’autista abbassa il finestrino.
“Ehi ma che è successo?”.
“Ispettore Antonelli della squadra omicidi, per favore spenga il Tir e scenda, è stato commesso un omicidio non posso farla proseguire”.
(Rif. Pagina 16)
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L`arrivo a Red Hole e l`incontro con il primo superstite
Da lì Angel inizia a percorrere il bosco a piedi armato di fucile, il silenzio che lo circonda lo mette sempre allerta contro ogni imprevisto, mentre percorreva il bosco una strana sensazione lo rende al quanto sospettoso e pronto per l’attacco semmai fosse astato assalito, ma dopo un po’ quella sensazione svanì e questo gli permette di continuare il tragitto tranquillamente, quando arriva qualche miglio più avanti trova il furgone del team di ricerca distrutto e i membri del team erano stati massacrati, per terra trova anche tracce di corna di demone che gli fanno capire che qualcuno era stato in grado di ucciderli, inoltre trova una lunga scia di sangue che, seguendola, lo porta davanti ad una casupola, entra e continuando a seguire la scia di sangue trova un membro del team di ricerca seduto per terra, gravemente ferito ma, per fortuna ancora vivo.
“Ehi amico…stai bene?”.
Sentendo la voce di Angel, il soldato apre gli occhi e lo vede tenendo sempre in mano la sua pistola, una Desert Eagle 44 magnum.
“Lasciami in pace…sto…per morire”.
“Chi ti ha ridotto così?”.
“Questo posto è un inferno, ciò che io e i miei uomini abbiamo affrontato non erano uomini ma demoni, scappa vattene da qui in qualunque modo”.
“Chi ha ucciso i vostri assalitori?”.
“Non lo so, non l`ho visto bene in faccia ma era forte e veloce molto di più di quanto lo fosse un normale essere umano”.
“Cerca di rilassarti…come ti chiami?”.
(Rif. Pagina 41)
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Il primo incontro con Yuri.
Ad un tratto sente dei passi nei meandri del bosco, Angel chiude gli occhi dimenticando ciò che lo circonda e concentrandosi solo sul rumore di quei passi, le sue mani sono pronte ad estrarre le pistole e non appena i passi si interrompono e individua la posizione del suo inseguitore, riapre subito gli occhi, estrae le pistole e le punta verso la direzione individuata.
“Fermo non sparare” disse una voce nel buio.
“Dammi un motivo valido per non ucciderti”.
Dall’oscurità del bosco esce Yuri ed Angel riposa le pistole.
“Perché tu e io diamo la caccia alle stesse persone”.
“Tu sei Yuri?”.
“Si!”.
“Io sono Angel…tuo padre mia ha assunto per trovarti”.
“Sapevo che avrebbe mandato proprio il migliore di tutti, mi è bastato vederti spazzare quei demoni per capire che sei un Midnight”.
(Rif. Pagina 55)
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