Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
109 |
Categoria: |
Ragazzi e Bambini |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Antonio Sposito
Antonio Sposito è nato il 15 Dicembre dell'82 ad Acerra(Na).
Laureato in psicologia dell'apprendimento e specializzato in psicologia clinica è una persona curiosa,sempre pronto ad imparare.
Si è quasi sempre occupato di volontariato ma presso enti diversi per poter così apprendere da varie esperienze.
Secondo di tre figli, proviene da una famiglia umile dove il padre ,ex dipendete fiat, insegna latino ai giovani e la madre è un infermiera. Antonio è di religione cristiana cattolica ma è nello stesso tempo aperto al confronto con altre religioni consapevole che ciò che le accomuna sono il rispetto e l'amore per il prossimo e non il nome che si da al Dio.
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Stralci
3 Stralci
INTRODUZIONE
IL RACCONTASTORIE E` UNA RACCOLTA DI STORIE CHE CONDUCONO TUTTE VERSO UN`UNICA META : CREDERE NELLE PROPRIE POTENZIALITA` E FARLE FRUTTARE PER IL BENE PROPRIO E DELLA COMUNITA` A CUI SI APPARTIENE.
UN MESSAGGIO FORTE E SCRITTO IN FORMA SEMPLICE,DIRETTO PRINCIPALMENTE AGLI ADOLESCENTI MA ANCHE AD OGNI UOMO PERCHE` TUTTI POSSONO DARE IL MEGLIO NON PER IL PROPRIO "QUI ED ORA" MA PER IL "COLLETTIVO DOMANI".
UN INVITO A PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEL FATTO CHE PROBABILMENTE NON SIAMO NATI PER CRESCERE, NUTRIRCI, PROCREARE E POI MORIRE MA PER VIVERE A PIENO LA VITA.
I BAMBINI FANNO IL GIROTONDO TENENDOSI PER MANO E TALE UNIONE RENDE SEMPLICE E DIVERTENTE IL GIOCO.
SE OGNI BAMBINO GIRASSE PER CONTO PROPRIO NESSUNO DI LORO SI DIVERTIREBBE E NON AVENDO MANI DA CUI PRENDERE SOSTEGNO OGNUNO CADREBBE PER IL FORTE GIRACAPO.
DALLA CRISI SI ESCE IN MODO ANALOGO : DONANDO E RICEVENDO IL RECIPROCO SOSTEGNO.
IO SONO FIGLIO DELLA CRISI MA CONSAPEVOLE CHE AD OGNI OGGI CORRISPONDERA` UN DETERMINATO DOMANI IN BASE ALLE AZIONI COMPIUTE E VOGLIO CON QUESTO LIBRO DARE IL MIO CONTRIBUTO
UN FORTE ABBRACCIO
Antonio Sposito
(Rif. Pagina 1)
INTRODUZIONE
IL RACCONTASTORIE E` UNA RACCOLTA DI STORIE CHE CONDUCONO TUTTE VERSO UN`UNICA META : CREDERE NELLE PROPRIE POTENZIALITA` E FARLE FRUTTARE PER IL BENE PROPRIO E DELLA COMUNITA` A CUI SI APPARTIENE.
UN MESSAGGIO FORTE E SCRITTO IN FORMA SEMPLICE,DIRETTO PRINCIPALMENTE AGLI ADOLESCENTI MA ANCHE AD OGNI UOMO PERCHE` TUTTI POSSONO DARE IL MEGLIO NON PER IL PROPRIO "QUI ED ORA" MA PER IL "COLLETTIVO DOMANI".
UN INVITO A PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEL FATTO CHE PROBABILMENTE NON SIAMO NATI PER CRESCERE, NUTRIRCI, PROCREARE E POI MORIRE MA PER VIVERE A PIENO LA VITA.
I BAMBINI FANNO IL GIROTONDO TENENDOSI PER MANO E TALE UNIONE RENDE SEMPLICE E DIVERTENTE IL GIOCO.
SE OGNI BAMBINO GIRASSE PER CONTO PROPRIO NESSUNO DI LORO SI DIVERTIREBBE E NON AVENDO MANI DA CUI PRENDERE SOSTEGNO OGNUNO CADREBBE PER IL FORTE GIRACAPO.
DALLA CRISI SI ESCE IN MODO ANALOGO : DONANDO E RICEVENDO IL RECIPROCO SOSTEGNO.
IO SONO FIGLIO DELLA CRISI MA CONSAPEVOLE CHE AD OGNI OGGI CORRISPONDERA` UN DETERMINATO DOMANI IN BASE ALLE AZIONI COMPIUTE E VOGLIO CON QUESTO LIBRO DARE IL MIO CONTRIBUTO
UN FORTE ABBRACCIO
Antonio Sposito
(Rif. Pagina 1)
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Il cane Tobia
In uno strano villaggio abitavano tutti i tipi di animali ed ognuno si vantava del proprio talento.
C’era l’uccello che volava, il pesce nuotava, la talpa scavava ma Tobia il cane annusava.
Ognuno poteva vantarsi di ciò che sapeva fare ma…non Tobia.
Lui era solito annusare tutto e tutti però gli altri non tolleravano questa sua caratteristica e spesso lo prendevano in giro.
Un giorno venne una carestia in quel villaggio.
I pesci iniziarono a cercare da mangiare sott’acqua ma non trovarono nulla.
Gli uccelli volando più in alto tentarono di avvistare qualcosa ma i loro tentativi furono vani.
La talpa si impegnò a scavare sempre più in profondità ma non c’era proprio nulla che si potesse mangiare.
Tobia col suo fiuto seguì una pista che lo condusse in un altro villaggio dove lui e gli animali potettero sfamarsi.
Da quel giorno nessuno lo prese più in giro perché tutti avevano capito che il suo fiuto era un dono e non un limite.
Morale : Il vero limite è non riuscire a riconoscere la bellezza che c’è nell’altro.
(Rif. Pagina 12)
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L’orso bruno e il miele
L’orso Bruno era sempre molto gentile con tutti e le api apprezzavano molto il suo modo di essere.
Un giorno l’ape regina ,dopo aver radunato tutte le api, decise di donare all’orso un bel vaso colmo del loro miglior miele.
Quando l’orso Bruno lo ricevette iniziò a fare i salti di gioia perché lui di miele era ghiotto.
Questa sua gioia , però, non riuscì a tenerla per sé e decise di condividerla.
Si mise, allora, in cammino per il bosco e ne diede un po’ anche agli altri animali.
I pesci lo ringraziarono ma non lo mangiarono.
Gli scoiattoli gli diedero un po’ delle loro ghiande per dimostrare che avevano apprezzato il gesto ma neppure a loro piaceva il miele.
Gli uccelli ringraziano ma neanche loro se ne nutrirono.
L’orso Bruno si sentì amareggiato dal comportamento degli altri animali finchè non incontrò alcuni orsi e con loro condivise quel bellissimo dono ricevuto dalle api.
Morale : tutti noi siamo dono per qualcuno. Se ci sono persone che non accolgono ciò che abbiamo da donare non vuol dire che essi siano irriconoscenti o che noi siamo fatti male, ma semplicemente che quei nostri doni sono fatti per poter essere accolti da qualcuno più simile a noi.
Scheda operativa
Ti è mai capitato di ricevere un regalo che non hai gradito e poi riciclarlo?
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Quali sono i regali che preferisci ricevere?
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Ora che sai che potrebbe capitare di rimettere in circolo un regalo perché, sebbene in buona fede ,è successo anche a te, come ti comporteresti se qualcuno riciclasse un tuo dono?
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(Rif. Pagina 16)
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