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Il "mal di Cina" esiste!

Luciana Pampuri

"Volete cambiare lavoro e vi serve qualche idea innovativa? Piove, non volete bagnarvi le scarpe, ma non sapete che cosa fare? Volete diventare famosi senza faticare molto? Mille e più suggerimenti arrivano dalla Cina! Con ironia sono affrontate varie avventure e disavventure capitate a una coppia di italiani che ha vissuto per più di un anno e mezzo in Cina, situazioni che evidenziano le differenze culturali tra oriente e occidente: scene al limite del credibile analizzate col sorriso sulle labbra!"

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Dettagli

Libro: Bianco & Nero
Formato: 14,8 x 21 (A5)
Copertina: Morbida
Pagine: 110
Categoria: Narrativa
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6581-309-6

Biografia

foto autore Luciana Pampuri
Luciana Pampuri è nata a Milano nel 1974.
Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano esercita come architetto ed è anche designer di gioielli.
Ama viaggiare, l'oriente e ha tantissime passioni creative tra le quali la ceramica tradizionale e raku, il mosaico, la creazione di cornici e specchi.
Ha vissuto per quasi due anni in Cina.

Stralci

2 Stralci

Gita alla grande muraglia

una volta in Cina non poteva mancare una gita sulla grande muraglia! Eccone il racconto. E’ una giornata con il sole a tratti e molto afosa, fa caldo e io continuo a bere dalle mie bottigliette… da Pechino in un pulmino arriviamo a Badalin da dove si può salire su un tratto della muraglia. Mi meraviglio subito di quanto sia verticale e comprendo perché venga detto che non sei un eroe se non hai scalato la grande muraglia. Scalare è il verbo giusto, ci sono punti verticali con altissimi gradini consunti e corrimano per aiutarsi, una fatica notevole e intanto, sia per lo sforzo che per il caldo io continuo a bere… A un certo punto mi sento esplodere la vescica, urge un bagno… con mia somma gioia vedo l’indicazione di una toilette in un casello di avvistamento lungo la muraglia, in un attimo sono dentro e mi si presenta uno spettacolo immondo: il gabinetto altro non è che uno stanzone con tanti buchi per terra lungo tutto il perimetro, senza muri né porte di divisione, con una signora cinese accovacciata che ne sta usando uno e fa finta di non vedermi, l’odore è insopportabile e nuvole di mosche volano indisturbate nell’aria e intorno a uno spazzolone lurido che è messo in un angolino. Dietro front! Proseguo la mia scalata fino in cima, poi una volta scesa vado in un bagno quasi accettabile che si trova di fianco ai negozi di souvenir.

(Rif. Pagina 49)

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