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Donne serial Killer: un mondo a parte
Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
348 |
Categoria: |
Saggi |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Valeria Giacometti
Valeria Giacometti, nata a Luino (VA) il 12.02.1974 è avvocato penalista presso il Foro di Ivrea, provincia di Torino.
Esercita la professione da più di un decennio e nel 2011 si è specializzata in criminologia, specializzazione che continua mediante la partecipazione di Master e corsi di perfezionamento.
"Donne serial Killer: un mondo a parte" è la tesi discussa a Settembre 2012.
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Stralci
6 Stralci
Il fascino del male
Come sosteneva John Stuart Mill: “l’affermazione secondo cui la verità trionfa sempre sull’oppressione è una di quelle piacevoli falsità che gli uomini continuano a ripetere trasformandole in luoghi comuni, ma che sono confutate dall’esperienza. La storia è piena di esempi in cui la verità e la rettitudine vengono sconfitte dalla violenza”.
(Rif. Pagina 4)
Il fascino del male
Come sosteneva John Stuart Mill: “l’affermazione secondo cui la verità trionfa sempre sull’oppressione è una di quelle piacevoli falsità che gli uomini continuano a ripetere trasformandole in luoghi comuni, ma che sono confutate dall’esperienza. La storia è piena di esempi in cui la verità e la rettitudine vengono sconfitte dalla violenza”.
(Rif. Pagina 4)
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Il serial killer: una storia vecchia come il mondo
Esiste nella nostra società moderna la comune credenza che i serial killer siano un fenomeno moderno, un prodotto tipico della società di oggi che ha avuto inizio, secondo alcuni c.d. esperti, con i delitti di Jack lo Squartatore.
Niente è più lontano dalla verità.
La realtà è che l’uomo appartiene ad una specie violenta e dunque i tipi di delitti commessi dai serial killer sono solo un aspetto della società umana in tutti i tempi e in tutti i luoghi.
(...) Che gli esseri umani abbiano sempre indotto in comportamenti straordinariamente barbari è un fatto chiaro in qualsiasi parte della storia dai miti dell’antica Grecia (come la storia di Atreo, che macellò i figli di suo fratello e ne fece una torta) alle gesta dei cavalieri medievali che, lungi dall’essere i prodi guerrieri che disegnano gli stereotipi popolari, erano guerrieri brutali che si sentivano liberi di saccheggiare, stuprare e (quando erano abbastanza ubriachi) indulgere in omicidi di massa.
(Rif. Pagina 6)
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Le cause del comportamento omicidario seriale
Il chiedersi cosa sia all’origine del comportamento omicidiario, ed in più seriale, e il cercare una causa che permetta di spiegarlo, è legato al ruolo rassicurante che teorie e spiegazioni svolgono nella vita degli esseri umani: sapere qual è la causa di un evento, fa sentire in grado di prevederlo, attenuandosi così in qualche modo le nostre ansie sul futuro “Ciò che viene spiegato appare meno angoscioso di ciò che non si comprende” . Eppure, l’essere dell’individuo si manifesta con una estrema libertà di forme, e proprio le capacità elaborative individuali fanno sì che lo stesso evento traumatico possa far scattare in un individuo quella molla che si esprimerà attraverso l’azione violenta, disumanizzata, mentre in un altro potrà diventare occasione di sofferenza umanizzante.
(Rif. Pagina 58)
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Donne che uccidono
Sono astute, adescano con grande abilità e seduzione, ma poi diventano glaciali e spietate
(Rif. Pagina 166)
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L`omicidio al femminile
Nel Medio Evo avveniva una vera e propria demonizzazione della donna, bastava che una donna usasse delle erbe per curarsi ed era automaticamente bollata come “strega” e messa al rogo; nell’era moderna, si ha difficoltà, a causa di una certa resistenza culturale e sociale, ad accettare il fatto che una donna possa essere autrice di un’azione delittuosa
(Rif. Pagina 167)
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L`universo serial killer al femminile
L’universo delle donne serial killer è complesso e sfaccettato, stante le differenti maniere con cui gli omicidi vengono commessi e i diversi moventi sottesi alle azioni criminali. Benchè la loro presenza e il loro impatto sia stato a lungo sottovalutato dai ricercatori e dalle forze dell’ordine, le donne serial killer sono una realtà criminale di sorprendente complessità e indiscussamente letali
(Rif. Pagina 288)
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