La Cina sui mari in epoca Ming
Danilo Mongiello
Pochi sanno che la Cina, durante il periodo Ming costituiva la più grande potenza marittima del mondo, una potenza in grado di inviare una flotta, sotto il comando del mitico ammiraglio Zheng He, composta da oltre 300 navi e con più di 30.000 uomini, fino alle coste dell`Africa Orientale.In questo libro parleremo di tutto ciò che c`è da sapere sulla Cina e sul suo difficile rapporto con il mare, lo faremo soprattutto attraverso la narrazione delle avvincenti storie dei pirati, ammiragli, generali e funzionari che, seppur con modalità diverse, hanno giocato un ruolo importante nella Cina Ming.
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Dettagli
Libro: |
Bianco & Nero |
Formato: |
14,8 x 21 (A5) |
Copertina: |
Morbida |
Pagine: |
156 |
Categoria: |
Storia e Biografie |
Editor: |
Photocity Edizioni |
Lingua: |
Italiana |
Biografia
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Danilo Mongiello
Nato a Bitonto nel 1980, trascorre la sua vita tra la Campania (Eboli) e la Puglia (Cassano delle Murge), si è laureato in Lingue e Civiltà Orientali (indirizzo archeologico) nel 2005, ed in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali nel 2012. Conoscitore di diverse lingue moderne (tra cui l'arabo) ed antiche, ha viaggiato in lungo ed in largo attraverso i 5 continenti, visitando oltre 60 paesi stranieri, spinto dalla sola voglia di avventura e conoscenza. Studioso ed appassionato di storia, ha partecipato a diverse missioni archeologiche in Italia (Pompei, Chiusi, Pontecagnano) e nello Yemen (Baraqish e Tamna). Nel tempo libero adora fare fotografie e cimentarsi in avventurosi trekking anche in zone poco frequentate e selvagge, ha attraversato la Foresta Nera, camminato sull'Himalaya, marciato nella giungla del Borneo, percorso due volte il Cammino di Santiago. Viaggiatore, pensatore, ricercatore ha pubblicato il suo primo libro "La Cina sui mari in epoca Ming" nel 2014.
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Stralci
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Il pirata Wang Zhi
Erano gli anni del famigerato pirata Wang Zhi, conosciuto anche con il nome di “Re di Huizhou”, che al comando di una grande organizzazione con basi sulla costa cinese, a Taiwan, nel Kyushu e soprattutto a Hirado, agiva indisturbato usufruendo del finanziamento e della protezione dei Matsuura. A rendere ancora più interessanti i traffici illegali ci pensarono i portoghesi, che respinti dal rigido sistema tributario cinese, erano desiderosi di espandere il proprio impero commerciale.
(Rif. Pagina 81)
Il pirata Wang Zhi
Erano gli anni del famigerato pirata Wang Zhi, conosciuto anche con il nome di “Re di Huizhou”, che al comando di una grande organizzazione con basi sulla costa cinese, a Taiwan, nel Kyushu e soprattutto a Hirado, agiva indisturbato usufruendo del finanziamento e della protezione dei Matsuura. A rendere ancora più interessanti i traffici illegali ci pensarono i portoghesi, che respinti dal rigido sistema tributario cinese, erano desiderosi di espandere il proprio impero commerciale.
(Rif. Pagina 81)
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I Viaggi di esplorazione di Zheng He
La prima spedizione, dal 1405 al 1407, comprendeva 317 navi, tra cui 62 “navi del tesoro” (parleremo dettagliatamente di queste navi nel prossimo paragrafo), e circa 28.000 uomini tra ufficiali, membri dell’equipaggio, militari, medici, scienziati, astronomi, ambasciatori etc. La flotta visitò: Giava, Sumatra, Ceylon fino a giungere a Calicut, sulla via del ritorno toccò anche i porti di Malacca e Champa. Durante la sosta a Pelembang attaccò e sconfisse il famigerato pirata Ch’en Tsu-i uccidendo più di cinquemila uomini e catturando lo stesso fuorilegge che venne portato a Nanchino dove venne giustiziato.
(Rif. Pagina 33)
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