EMOZIONI IN APNEA (A BUON
INTENDITORE... PRENDA FIATO!)
Ho conosciuto Fausto quasi per caso, leggendo qualche suo
frammento, qualche suo pensiero... Incredibile! È stato come
precipitare nell’abisso del suo cuore, nei suoi
pensieri più reconditi... È stato guardarsi nello specchio e sentirsi
raccontare chi ero, chi sono, similitudini di emozioni si
riflettevano in modo quasi speculare.
Avido di riscoprirmi, di conoscerlo, ho continuato a ricercare, a
immergermi nel suo mondo privo di giorno e della notte, dove
soste per riposare non trovano tempo per esistere: un viaggio in
pura apnea, in un mondo sommerso di emozioni pure.
Il suo, è un gioco di scrivere per simboli, astrazioni, metafore...
Che solo lui può conoscerne il vero significato; un mondo
variopinto di quello che è stato ed è la sua anima sinora.
Eppure, eppure... Non per presunzione o arroganza i suoi
pensieri, mi hanno rappreso l’anima, riaperto a ricordi, emozioni
provate in primis sulla mia pelle; uno strano gioco di
dissociazione ha fatto si che lui fosse il calamaio e io il barattolino
dell’inchiostro dove intingere il pennino.
Con Fausto si viaggia nella storia, nei complessi e astrusi pensieri
della filosofia umana, nell’universo dell’emozioni che poi ramifica nella volta celeste per estendersi oltre i confini ultimi degli spazi
siderali... Con Fausto si esce fuori la porta di casa dal chiarore
fino al crepuscolo, si è al suo fianco si intravedono attraverso i
suoi occhi: dolore, gioia, rabbia, nostalgia...Emozioni che
divorano, corrodono la sua, la mia anima.
Fausto è una specie, se così vogliamo dire, “in via di estinzione”...
I poeti sono in via di estinzione; il suo coraggio di gridare,
esprimersi, mi auguro non rimanga semplice urlo di Munch
intrappolato in una tela o che dalla vetta di una montagna gli
venga risposto da un muto eco di emozioni.
Francesco Arena
(Rif. Pagina 8)
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