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Il flusso di lavoro nella fotografia digitale Fine Art

Aristide Torrelli

Il flusso di lavoro nella fotografia digitale fine art. Che titolo! Ma che significa? Flusso di lavoro è una sequenza di operazioni che portano ad un risultato, quello di ottenere un file pronto per una stampa artistica (fine art). Infatti, un fotografo fine art non stampa quello che esce dalla fotocamera ma lo interpreta secondo i suoi sentimenti al momento della ripresa. Ed allora ecco che il flusso di lavoro (workflow, come dicono gli anglofoni) deve essere snello e veloce per permettere al fotografo di esprimersi artisticamente e non passare tutto il suo tempo davanti ad uno schermo di computer. In questa attività la vera rivoluzione è che il fotografo è anche il laboratorio di stampa! Il workflow si snoda lungo cinque passaggi: ingestione delle immagini, verifica delle immagini, preproduzione, produzione, postproduzione. Sono termini con cui probabilmente non siete molto familiari, vero? Alla fine del libro non avranno più segreti per voi. E qui comincia il nostro viaggio alla scoperta di questo mondo che è la fotografia digitale ed il workflow, con l’obiettivo di ottenere stampe fine art. Alcune note su di me, sull’autore. Mi chiamo Aristide Torrelli e sono un ingegnere. Sono nato nel 1961 e, come tanti fotografi dilettanti, mi guadagno da vivere con un altro mestiere. Ho impugnato la mia prima macchina fotografica, una gloriosa Kodak Instamatic, a 9 anni e, con gli insegnamenti di mio padre, mi sono appassionato alla fotografia. Nel 1978, avendo per le mani un obiettivo a vite Pentax 50mm f/1.4, mio padre mi comprò un corpo Ricoh Singlex TLS. Poi un 135 mm, poi ingranditore, bacinelle, una camera oscura per il bianco/nero! Cominciarono anni splendidi durante i quali comprai un completo corredo Pentax. Nel 2001 ho scoperto il digitale e, di macchina in macchina, sono finito di nuovo su una reflex, con il sensore invece della pellicola, questa volta. Ho esplorato questo nuovo mondo, imparando a conoscere i vari tipi di sensori e le loro curve esposimetriche e tutto questo mi ha portato a rivedere il mio modo di fotografare, il lato tecnico. Ho ripreso il controllo della fase di stampa ed acquisito una grande esperienza. I soggetti che oggi prediligo sono i paesaggi, sia naturali che urbani, e la travel photography.

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Dettagli

Libro: Colore
Formato: 17,5 x 24,75
Copertina: Morbida
Pagine: 127
Categoria: Manuali e Guide
Editor: Photocity Edizioni
Lingua: Italiana
ISBN: 978-88-6223-506-8

Biografia

foto autore Aristide Torrelli
Nato nel 1961, come tutti i fotografi dilettanti mi guadagno da vivere con un altro mestiere (sono ingegnere). Ho impugnato la mia prima macchina fotografica, una gloriosa Kodak Instamatic, a 9 anni e con gli insegnamenti di mio padre mi sono appassionato alla fotografia. Nel 1978, avendo per le mani un obiettivo a vite Pentax 50mm f/1.4, mio padre mi comprò un corpo Ricoh Singlex TLS. Poi un 135 mm, poi ingranditore, bacinelle, una camera oscura per il bianco/nero! Cominciarono anni splendidi durante i quali comprai un corredo Pentax (ME Super, P30N, 28mm, 50mm, 135 mm, 28-90, 80-200, winder, filtri, lenti addizionali, flash...) . Gli anni '90 segnano un leggero declino nella produzione fotografica, fino al 2001, anno della scoperta del digitale. Da li riparte la scoperta del trattamento delle immagini, il riappropriarsi di tutto il flusso di processo fotografico. Il mio sito: http://www.aristidetorrelli.it è l'espressione di tutto questo.

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