incipit
Sotto il sole il lavoro è duro, certo non basta un cappello di paglia e tre litri d`acqua fresca per sconfiggere il caldo,
e tra le vigne tutti a sudare, bere e lavorare.
Il lavoro della terra è uno dei più duri che esistono, niente aria condizionata, e lo sforzo fisico, unito alle condizioni climatiche, lo rendono particolarmente disagevole.
Qualcuno fa questo lavoro per passione, ma non è il nostro caso.
Qualcuno per garantirsi la paga giornaliera, ma non è il nostro caso.
Qualcuno riesce a far trascorrere il tempo raccontando qualche sua avventura, o qualche storiella inverosimile, o facendo battute di spirito, sempre pronte ad uscire fuori così, senza averci pensato due volte.
Ma non è il nostro caso.
Ciascuno di noi non lavora in gruppo.
Ciascuno di noi lavora con se stesso.
Ma non per se stesso.
Ciascuno di noi non ha ancora capito perché ha dato la sua disponibilità a questi sacrifici.
(Rif. Pagina 1)
|
la filosofia di Jolao
Ci ha insegnato che la concretezza, necessaria per ovvi motivi, non deve annichilire il sogno, l`istinto, la nostra animalità, le spinte che l`immaginazione ci invita a compiere, la risolutezza, spesso controproducente in un mondo formalista.
Questo non lo chiamiamo anticonformismo, parola facile da pronunciare, ma promozione delle nostre aspettative, espresse con convinzione e chiarezza, in nome di una assertività diversa da quella usuale.
I nostri bisogni devono essere espressi con decisione, lasciando ad altri i giri di parole che creano travisamenti e incomprensioni, a costo di dover essere scortesi se non si hanno a disposizione altre strade percorribili.
Delle cose non dette, o dette tra le righe, o espresse in modo ambiguo, è piena questa società, la chiarezza passa per indelicatezza, il decisionismo per arroganza, la vera assertività per intrusione, l`autostima per egoismo, e l`impegno per esibizionismo.
(Rif. Pagina 48)
|