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EDITORIALE
Insolita guida alla 'napoletanità'
Dialoghi dal vago sapore classico, pullulanti di aneddoti, fantasmi, storia. Guidando un forestiero in singolari passeggiate archeologiche, ora reali, ora verbali, un napoletano illustra l'origine di luoghi e riti del passato e del presente partenopeo. Al centro della scena è l'amore per una Napoli civile ed ospitale, carica di passionale umanità, nonostante le sue ambivalenze; una Napoli da conoscere, senza il limite del concetto di diversità. Un'opera gradevolissima, atipica e dotta al contempo, per sapere qualcosa in più della 'napoletanità'. Magari senza pregiudizi.
Perché Napoli è una città difficilmente capita da chi non le appartiene?
Essendo una realtà complessa dove trovi tutto e il contrario di tutto, è facile cadere nei luoghi comuni. Se cerchi il male nelle cose poi, finisci per trovarlo. Napoli è veramente un posto speciale, dove le cose viste dall'esterno risultano amplificate, comprese quelle negative, ma solo chi vive all'interno capisce la giusta misura dei suoi fenomeni, finendo così per amarla lo stesso, così com'è.
Come mai i fantasmi si manifestano con tanta frequenza nelle storie napoletane?
Napoli è una delle città del sud più antiche, un luogo dove sono passati tanti popoli e ognuno di loro ha lasciato un pezzo della sua anima insieme a delle potenti passioni, quindi, il popolo napoletano è fortemente emotivo ed i fantasmi sono dei fenomeni poco razionali, il risultato è che trovano terreno fertile nella passionalità e nell'immaginario napoletano.
Chi è il vero partenopeo?
Pur essendo oggi cittadino europeo, il vero partenopeo, anche se lavora altrove, sente il bisogno del sole di Napoli e del suo calore, sente il richiamo della terra natia, ed essendo anche un passionale difficilmente riesce a starne lontano senza soffrire, ma è anche una persona disponibile verso gli stranieri. Nel mio racconto, Nicolas, il forestiero, è conscio di ciò e cerca una sorta di battesimo per diventare un vero napoletano.
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