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EDITORIALE
Alfabeto in rosa
Un alfabeto tinteggiato dal colore rosa, in tutte le sue sfumature, dalle più leggere alle più marcate. Un alfabeto dedicato alla donna: figura poliedrica, che sa essere madre e figlia, asceta e rivoluzionaria, moglie e sorella. In a,b,c, donna 26 nomi costituiscono i tasselli di un delicato mosaico che spesso è stato spaccato, calpestato, non apprezzato. Una sorta di excursus storico tra figure femminili che hanno donato, a volte anche inconsapevolmente, un contributo alla società.
Tra le tante figure citate, quale l'ha colpita in maniera particolare?
Ognuna di loro mi ha affascinata. Forse più che una donna in particolare mi ha colpita quella che penso sia una delle caratteristiche più ricorrenti nel mondo femminile, e cioè la fantasia insieme alla capacità di accogliere e di amare.
Cosa non si fa oggi per le donne?
Il rispetto per la donna, spesso, è ancora carente, insieme al riconoscimento del valore che questo mondo 'in rosa' custodisce e nutre.
Come dovrebbe cambiare, a Suo parere, la festa dell'8 marzo?
Dovrebbe essere sempre di più una 'festa' nel vero senso del termine e meno una 'manifestazione'; dovrebbe essere l'occasione per guardare al mondo femminile con stupore e quindi, di conseguenza, un momento forte di riflessione capace di riconciliare il cuore con la ragione e di aprir gli occhi di chi ancora non riesce ad amare e ad apprezzare la donna e il suo mondo.
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