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EDITORIALE
Il sole non sorge solo al mattino
La scrittura apre, attraverso il suo ritmo lirico, uno spazio nel presente che passerà, nella nostalgia dei ricordi, nell'autunno, poi nell'inverno, nella pioggia. Al mattino ti cerco è una raccolta poetica di parole forti, animate da una tesissima interiorità e cadenze musicali, che fanno i conti con i giorni passati, quasi frecce indirizzate al cuore della gente dal destino segnato dalla vita. Le difficoltà spesso ci fanno sentire come una nave che si arena sulla riva, ma, a volte, il suo corso può essere deviato, se solo si riescono ad aprire gli occhi nel buio dell'esistenza, per cercare una via.
E' ancora di moda scrivere poesie?
La poesia è uno zampillo che prima o poi sgorga dal cuore di tutti: è inevitabile. Ognuno di noi prima o poi diventa poeta, cantore. Alcuni poi scrivono, ma non perché si segue una moda: è un modo come un altro per registrare quei sentimenti che ci attraversano e che spingono altri a suonare, dipingere, cantare, danzare…
Cosa rappresenta nella vita la possibilità di poter sperare?
Il poeta francese Peguy scrisse che la speranza è la capacità di amare ciò che non c'è ancora; saper sperare significa quindi, a mio avviso, saper amare tutto: ciò che sono, ciò che mi circonda, ciò che si profilerà sul filo dell'orizzonte tra un minuto o tra 20 anni, mettendo in moto la felicità che colgo nell'istante per proiettarla davanti a me come una luce che guida e che non mi fa smarrire tra le pieghe del male.
Chi è il destinatario di queste poesie?
Le mie poesie spesso non sono che frammenti di vita rubati al fiume del tempo, scintille di memoria che desiderano ridestare chi ha vissuto quegli istanti e, al tempo stesso, interpellare chi le incontra attraverso la forza della parola.
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