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Libro Bianco & Nero
Formato 14,8 x 21 (A5)
Copertina Morbida
Pagine 154
Editore Boopen
Lingua Italiana
ISBN 978-88-6223-004-9
Erwitt
Cronache dal castello di un eroe
di  Alessandra Antonia De Sortis
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Contea di Shire, anno 1187 D.C. Erwitt Connor è un giovane nobile allevato come un guerriero; Alex Thempleton è il suo confinante, nobile anch’egli, ma perfido e vuoto, inconsapevole del male che è capace di infliggere. A causa dei suoi gozzovigli e sperperi la sua famiglia decade economicamente: l’unica soluzione per riacquistare prosperità (soluzione pensata da Reina, la gelida e calcolatrice madre di Alex) è allestire un esercito e impossessarsi del castello dei pacifici Connor. Dopo un primo fallimento, l’assedio va a buon fine e i Connor perdono tutto, ritrovandosi vagabondi nella foresta, pur senza perdere speranza e dignità. Infiltratisi nel castello, i Thempleton saldano ogni debito e Reina, in seguito a un vergognoso patto di denaro, fa sposare Alex con Ester, una contessina di quindici anni. La giovane sposa si ribella alla pessima vita che le fa fare il marito, fatta di violenza fisica e psicologica, e scappa nella foresta. I Connor nel frattempo, dopo un lungo vagabondare, vedono sopraggiungere una gloriosa flotta giunta dalla Francia in cerca di nuovi territori e proprietà da conquistare. Ascoltata la triste storia di Erwitt, il capitano francese George Trebbien decide che il loro primo obiettivo sarà proprio il castello dei Connor: lo prenderanno e lo restituiranno ai legittimi proprietari in cambio di poche iarde di terra. I francesi così si mettono in marcia nella foresta. Qui incontrano Ester, riuscita miracolosamente a sopravvivere agli stenti. La contessina si innamora subito di Erwitt, del quale ha visto un ritratto da bambino nel suo ex castello, ma lui non riesce ad accettare l’amore della moglie del suo più acerrimo nemico, tanto più che è innamorato di Marianna, figlia di George. Ester si dimostra comunque disponibile a collaborare per la ripresa del castello, per punire e vedere morto il suo violento marito. Erwitt è sicuro che la riconquista del castello (e di Marianna) andrà a buon fine…
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EDITORIALE

Storia d'armi e d'amore
E'come incontrare la voce di un cantastorie d'altri tempi, una voce maliarda. Da remote terre riemerge un racconto di etica cavalleresca, di potere e di armi, in un conflitto condotto all'ombra di sortilegi e dove la forza degli ideali si incrocia con l'energia amorosa. La superiorità del cavaliere puro si riconosce nella lealtà ad un destino individuale, così che la queste di un castello si trasforma in un'esperienza interiore. Questi gli ingredienti di Erwitt, fusi abilmente per plasmare una fascinosa storia d'armi e d'amore che promette di saziare il lettore più affamato d'avventura.

Il romanzo ha le sue radici nel sistema di ideali e di valori propri del XII sec. Perché proporre una storia del passato?
Il presente ci circonda, è dappertutto: accendi la radio, e lo senti; accendi la tv, e lo guardi. E, a essere onesti, non sembra poi un presente così incoraggiante. Allora perché metterlo pure in un libro, visto che se lo apri significa che hai voglia di evadere dalla realtà e sentirti felice?

Chi sono i cavalieri oggi?
Certo non chi si fregia di questo titolo! I cavalieri veri sono invisibili, sono i gentiluomini che rispettano le donne, i missionari che partono per dare conforto, i medici senza frontiere e chi ancora cerca qualcosa che non si trova nei negozi.

Erwitt è un eroe impegnato in una queste. E Lei cosa cerca?
Cerco di costruirmi una vita appagante, che non è frutto del caso, ma di un lavoro quotidiano. Non penso che le persone che nascono ricche sfondate siano più fortunate di me: la vera felicità si ottiene quando ciò che si ha è frutto del proprio sudore.