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Libro Bianco & Nero
Formato 14,8 x 21 (A5)
Copertina Morbida
Pagine 176
Editore Boopen
Lingua Italiana
ISBN 978-88-6682-712-2
carcere tra dignità e salute
di  raffaele crescenzo vincenza crescenzo
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Di qualunque problema in carcere diventa più rilevante il peso, la complessità, più difficile la soluzione e la tempestività nell’affrontare compiti nuovi. Il carcere dovrebbe essere un luogo che produce sicurezza collettiva, nel rispetto della dignità dei detenuti. La vera rivoluzione è nella valenza rieducativa, imperniata sul valore della persona e sulla progressiva reintegrazione sociale dei detenuti. L’obiettivo della pena deve diventare la rieducazione e il reinserimento sociale del carcerato. Promiscuità, sovraffollamento, tossicodipendenza, sieropositività determinano non poco aggravio per gli operatori e le istituzioni che sono chiamate a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nei confronti della popolazione carceraria c’è bisogno di un’attenzione sanitaria più decisa che si collochi sotto una percezione non paragonabile a quella della popolazione libera. La nostra Costituzione all’art. 27 sancisce che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato, tale principio non ha solo un valore etico e morale, ma ha anche un valore sociale ed economico. Una funzione rieducativa della pena che, inevitabilmente, necessita di risorse, di programmi, di operatori specializzati per il trattamento della personalità e l’assistenza psicologica e, nondimeno, dello sviluppo ed intensificazione del lavoro in carcere e fuori.
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